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Politica

Rallenta l'interscambio con la Cina, export in calo del 15%

Le importazioni dal Dragone si riducono del 27% secondo i dati preliminari di Istat relativi al primo trimestre di quest'anno. Più contenuto il calo dell'export verso il Giappone (-12%). A marzo 2020, per l’area extra Ue, si stima che l’export diminuisca del 15,8% su base mensile e del 13,4% su base annua


23/04/2020 10:21

di Mauro Romano - Class Editori

Export

Il dato era prevedibile. In marzo, le esportazioni iotaliane verso i paesi extra Unione europea a 27 hanno subito una forte contrazione, secondo le rilevazioni pèreliminari dell'Istat, sia su base mensile che annua.

La caduta dell’export è geograficamente diffusa e riflette gli effetti economici dell’emergenza Covid-19 e delle misure di contenimento adottate in Italia e nei principali paesi di destinazione.

Su base annua, la netta riduzione (7,4%) delle vendite di beni strumentali sui mercati esteri ha influito in modo determinante  sulla contrazione tendenziale di tutte le esportazioni, ha spiegato l'Istituto nazionale di statistica.  In drastico calo sul mese e sull’anno anche le importazioni. Alla discesa tendenziale dell’import contribuiscono, per 8 punti percentuali, "l’ampia flessione" degli acquisti di prodotti energetici e, per altri 8 punti circa, la riduzione degli acquisti di beni intermedi e beni strumentali.

Le stime, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, calcolano un -15% dell'export verso la Cina, -18,3% verso i Paesi del blocco Asean nel Sudest asiatico, -12,7% verso il Giappone. Cali ridotti verso la Russia (-3,5)

Nel primo trimestre 2020, scrive Istat, la dinamica congiunturale delle esportazioni è negativa (-3,2%) e sintesi di flessioni che coinvolgono tutti i raggruppamenti principali di industrie, i piu marcati dei quali si registrano per energia (-10,1%) e beni di consumo durevoli (-6,0%). Nello stesso periodo, anche per le importazioni, la diminuzione congiunturale (-4,1%) è estesa a tutti i raggruppamenti e più ampia per beni di consumo durevoli
(-8,1%) e energia (-6,6%).

Guardando alle importazioni il crollo maggiore si registra per gli acquisti dai Paesi Opec (-45,6%), segue la Cina con un -27,4% e Turchia (-22,0%), con  flessioni tendenziali molto iù ampi della media delle importazioni dai paesi extra Ue27.

A marzo 2020, per l’area extra Ue, al netto del Regno Unito, si stima che l’export diminuisca del 15,8% su base mensile e del 13,4% su base annua. Anche l’importi registra ampie flessioni sia sul mese (-13,4%) sia sull’anno (-20,2%). Il saldo commerciale è pari a + 3.920 milioni (+3.405 milioni a marzo 2019).

Le misure connesse all’emergenza epidemiologica Covid-19, a oggi emanate dal governo a sostegno delle imprese, non interessano la presentazione delle bollette doganali (DAU – Documento Amministrativo Unico) che accompagnano i beni all'atto dell'uscita o entrata nel territorio doganale europeo.  (riproduzione riservata)


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