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Politica

Shanghai prepara il suo futuro globale, record di investimenti esteri nel 2023

Il sindaco ha annunciato lo stanziamento di 48 miliardi di dollari e la destinazione di 10 milioni di metri quadrati di suolo per accogliere e sviluppare nuove imprese estere nei settori strategici, dall'energia alla produzione di semiconduttori e ai nuovi materiali, senza trascurare cantieristica, aerospaziale e biotecnologie


05/04/2024 12:43

di Marco Leporati*

settimanale
Gong Zheng, sindaco di Shanghai

Shanghai sempre più capitale finanziaria della Cina. Lo ha testimoniato il sindaco, Gong Zheng, illustrando le performance della sua città alla quarta edizione della” Shanghai Global Investement Promotion Conference”  che aveva per tema "Link di Shanghai con il mondo, insieme per condividere il futuro.

L'anno scorso, ha annunciato Gong, Shanghai ha toccato il record storico di investimenti esteri con oltre 24 miliardi di dollari, in controtendenza con il resto del paese che per la prima volta ha sofferto di un calo dell'8% di investimenti dall'estero.

In ragione di questo successo l'amministrazione cittadina ha presentato il Policy Package investment per il 2024 che mantiene i capisaldi su alcune precise linee guida, la disponibilità di 10 milioni di mq dedicati allo smart manufacturing scope, un contributo di 14 miliardi di dollari per la riduzione dei costi delle imprese, l'istituzione di un fondo di investimento per le imprese di altri 14 miliardi di dollari.

Il vicesindaco Hua Yuan ha poi dettagliato, sempre a consuntivo dell’anno precedente,  che sono state rilasciate licenze ad operare per un totale di 1771 istituzioni finanziarie di cui 548 a capitale straniero. La città è stata prescelta da 956 multinazionali quale headquarter per la regione Asia-Pacifico  e sono stati realizzati 561 centri R&D sempre da società straniere nel corso degli anni precedenti.

Un aspetto interessante sul quale si è soffermato Hua Yuan è stata la presentazione dei nuovi progetti. La città metropolitana di Shanghai è composta da sedici distretti, buona parte risultato storico-politico del passato di città Treaty port e per i più recenti per le recenti destinazioni di uso, per esempio la Pudong New Area che ha visto la crescita a partire dalla fine del secolo scorso con la costruzione del nuovo areoporto seguìto dalla Free Trade Zone.

Il modello disegnato per il futuro si muove  su undici aree di sviluppo incardinato ad alcuni distretti che per le scelte industriali del recente passato hanno assunto l’identità di clusters specifici. Nei distretti di Pudong New area saranno concentrati gli studi e lo sviluppo di robot umanoidi correlati all’intelligenza artificiale.

Nell stessa area di Pudong, che ha un’estensione di cento chilometri quadrati, e in particolare nella Free Trade Zone di Lingang, dove è insediato lo stabilimento di Tesla, si concentrerà la produzione di wafers, sfruttando la presenza della fabbrica di semiconduttori della cinese SMIC, leader nella madrepatria di semiconduttori bandgap.

Non mancano poi gli insediamenti destinati alle ricerche biologiche e al metaverso declinato nei suoi multiusi. Un capitolo a parte è quello relativo alla progettazione e costruzioni di parti di nuovi velivoli di cui l'arei cinese C919 è già una realtà. Le diverse fasi del settore areonautico si svolgono in tre distretti Mihang, Pudong e Lingang.

Un altro settore da non trascurare è l’attività croceristica con cantieri per nuove costruzioni: anche in questo caso l’anno scorso è stata varata “Adora Magic City” nave per crociere  di medio raggio, nata da una joint venture con Fincantieri e con il contributo di aziende italiane, su commessa dell'americana Carnival, e cantieri di rimessaggio nella località e terminal croceristico a Wusongkou nel distretto di Baoshan.

Per le energie alternative è stata individuata a Lingang la Energy Valley che svilupperà l’utilizzo dell’idrogeno. Il modello presentato si completa con insediamenti per l’energia nucleare, studi su materiali alternativi e l’attività satellitare con la Shanghai Aereospace city e trova la sua cornice per il coordinamento e la gestione nel distretto di Xuhui, che storicamente è stato il punto di contatto con la cultura europea con scuole e istituzioni gestite dai gesuiti italiani, francesi e spagnoli.

In conclusione del seminario Wang Xiangming, chairman di China Resourse Group ha tracciato l’evoluzione di questa società, costituitasi nel 1938 con la partecipazione anche di Zhou en Lai ed è oggi parte attiva degli investimenti in Cina con 420 progetti, molti dei quali a Shanghai per contribuire alla creazione di “una moderna metropoli socialista” cui fa eco la dichiarazione dello stesso Sindaco.

«Mentre sono continui gli sforzi per espandere l’economia di Shanghai, la città sarà dedicata alla costruzione di un moderno sistema industriale  e di sviluppo di una nuova qualità di forze produttive. Riforme complessive saranno profondamente orientate al più alto livello per raggiungere un’alta qualità di sviluppo sia a livello economico che sociale», ha promesso Gong. (riproduzione riservata)

*presidente di Savino del Bene Shanghai Co. Vive e lavora a Shanghai da 30 anni


 

 

 


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