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Politica

Si è spento a 97 anni Cesare Romiti, grande amico della Cina

L'ex presidente e ceo della Fiat è stato un precursore nell'avviare solide relazioni con il governo di Pechino, dando un contributo fondamentale ai rapporti bilaterali. Nel 2003 ha dato vita alla Fondazione Italia Cina che ha presieduto fino al 2018. Era cittadino onorario della Cina


18/08/2020 18:16

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

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L'avvocato Agnelli e Cesare Romiti

"Tra i tanti meriti della sua lunga carriera, Cesare Romiti ha avuto quello di ricoprire la carica di Presidente dell'Istituto Italo Cinese e successivamente di fondare e presiedere la Fondazione Italia Cina".

E' quanto dichiara in una nota Mario Boselli, Presidente dell'Istituto Italo Cinese e della Fondazione Italia Cina.

"Sono particolarmente onorato e lieto di aver raccolto questo suo testimone per gestire in modo unitario le importanti relazioni tra il nostro Paese e la Cina", ha aggiunto.

La Fondazione Italia Cina e l'Istituto Italo Cinese piangono il loro storico Presidente, il Cavaliere del Lavoro Cesare Romiti, spentosi oggi a 97 anni. Sin dagli anni Ottanta Romiti ha avuto importanti contatti con la Cina, un Paese del quale è stato sin da subito un grande estimatore.

In questi ultimi 40 anni ha conosciuto i più importanti capi di Stato cinesi, è stato nominato cittadino onorario della Cina, dal 2000 al 2008 è stato Presidente dell'Istituto Italo Cinese (fondato da Vittorino Colombo) e nel 2003 ha dato vita alla Fondazione Italia Cina, che ha presieduto fino al 2018, diventandone poi Presidente onorario. Tra le numerose iniziative della sua presidenza, l'avvio di una collaborazione strategica con la Camera di Commercio Italo Cinese.

Cesare Romiti è unanimemente riconosciuto come un precursore, una personalità che ha dato un contributo di fondamentale importanza allo sviluppo dei rapporti tra il nostro Paese e la Cina. Negli anni in cui la Cina era vista come una minaccia, Romiti ha lavorato strenuamente affinché venisse vista per quello che era veramente, un'opportunità.
Negli ultimi vent'anni ha dedicato il suo impegno alla crescita della cooperazione e degli scambi - economici ma anche culturali e artistici - con la Cina ed è anche grazie a lui che oggi il nostro Paese può vantare una solida relazione con Pechino.


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