Il presidente cinese, Xi Jinping, sta guidando una delegazione di oltre mille funzionari e uomini d'affari cinesi nell'ambito di una visita di Stato in Russia che coincide con il Forum economico internazionale di San Pietroburgo, che incomincia oggi.
Dopo tre ore di colloqui con Xi, che e' arrivato a Mosca ieri, Putin ha detto che le relazioni tra i due Paesi sono entrate in "una nuova era", ha riferito l'agenzia di Stato russa Tass. "Abbiamo confermato che le posizioni della Russia e della Cina su questioni chiave globali sono simili o uguali", ha detto il presidente russo.
Pechino e Mosca hanno dichiarato che hanno intenzione di approfondire la cooperazione politica e militare e le aziende di entrambi i Paesi hanno firmato una serie di accordi. Tra questi c'e' un'intesa preliminare tra la societa' cinese Huawei Technologies, sempre piu' esclusa dai mercati degli Stati Uniti e dell'Europa per problemi di sicurezza, e l'operatore mobile russo Mts per sviluppare la rete 5G in Russia.
«Tra i miei colleghi stranieri, il presidente russo Vladimir Putin è il mio amico più stretto e intimo. Siamo legati da una profonda amicizia», ha detto Xi alla Tass.
Il forum economico, che riunisce i membri del Governo e le elite imprenditoriali, offre un'opportunità perfetta agli imprenditori cinesi e russi, che potranno cavalcare i legami politici tra Xi e Putin, che ancora guidano ampiamente le relazioni economiche. L'evento arriva nel momento in cui la controversia commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina si sta intensificando mettendo ulteriormente alla prova i legami tra Washington e Pechino.
Dal punto di vista economico i segnali sull'intensificarsi dei rapporti tra i due paesi si moltiplicano. Gli scambi bilaterali hanno raggiunto nel 2018 il livello più alto di sempre a oltre 100 miliardi di dollari, un valore molto importante per l'economia russa, certamente la più debole.
Secono i dati del Fondo Monetario Internazionale, aggiornati ad aprile, la Cina crescerà quest'anno del 6,2% con un pil proiettato a oltre 27 trilioni di dollari, calcolato a parità di potere d'acquisto con il dollaro internazionale, mentre l'economia russa dovrebbe metter a segno un +1,6% con un pil a 4,4 triliardi di dollari, valori condizionati o, ovviamente, dall'enorme peso demografico del Dragone, che conta quasi 10 volte la popolazione russa.
In termini di potere d'acquisto per persona, il rapporto si inverte: ai poco più che 17 mila dollari annui del cinese, calcolati a parità di potere d'acquisto, di contrappongono i 26 mila del russo.
E ancora più dei dati macro sono significativi gli indicatori congiunturali: per esempio quello del traffico merci sulla linea ferroviaria Chengdu-Mosca che nei primi quattro mesi di quest'anno sono aumentati del 1300% a 160 milioni di dollari secondo la Chengdu International Railway Port.
Nello stesso periodo sulla linea, che poi porta in Europa al terminal di Duisburg sono transitati 105 treni, il triplo dello stesso periodo del 2018, e mensilmente la linea viene percorsa da 25 treniche impiegano 12 giorni da Chengdu a Mosca.
Le merci che viaggiano da Chengdu, uno dei principali nodi cinesi sulla Via della Seta, verso la Russia sono prevalentemente consumer goods, alimentari freschi, fruttae verdura, veicoli e abbigliamento, dalle scarpe alle borse, nel senso inverso transitano, invece materia prime, piombo, zinco, cellulosa e, stranamente, caramelle.
Anche la provincia del Guangdong, una delle più ricche e industrialmente evolute del Dragone, con le città di Shenzhen, Foshan e Canton, ha registrato tra gennaio e aprile una crescita del 26% degli scambi con la Russia a 2,9 miliardi di dollari, di cui circa 2 miliardi, il 76% dell'export, di prodotti meccanici ed elettrici, mentre importa, per poco più di 170 milioni di dollari, cellulosa, fertilizzandi, alluminio e semilavorati per produrre plastica.
Sono numeri che ben descrivono il rapporto tra le due potenze asiatiche, l'una ricca soprattutto di materie prime e semilavorati e l'altra soprattutto manifatturiera, ma bisognosa di smaltire la sua produzione di media gamma.
Intanto il governo a Pechino ha presentato un nuovo piano per spingere i consumi privati, in particolare quelli di auto, attrezzature per la casa ed elettroniche.
Il piano mira a sostenere lo sviluppo dell'economia cinese durante il conflitto commerciale con gli Stati Uniti, "rimuovendo ogni ostacolo ai consumi privati", ha annunciato l'agenzia di pianificazione economia National Development and Reform Commission.
Le autorita' locali non potranno più emanare regolamenti o direttive che riducano gli acquisti di automobili, ad esempio. Pechino promuoverà inoltre la ricerca e lo sviluppo di smartphone 5G.