Nel primo semestre 2021 Simest ha sostenuto l'export di 30 tra pmi e midcap italiane per 201 milioni di euro. Il sostegno di Simest è avvenuto su operazioni di Credito fornitore attraverso il “Contributo Export”, un contributo a fondo perduto a parziale o totale riduzione del costo dello smobilizzo di titoli di pagamento che vengono normalmente emessi dall’acquirente estero a fronte delle dilazioni a medio e lungo termine concesse nei contratti di vendita. Alcune delle operazioni hanno beneficiato anche della copertura della Sace.
Tra i Paesi di destinazione delle forniture, il maggior numero di transazioni ha riguardato il Brasile, la Cina e il Pakistan. Altri mercati di interesse sono stati Colombia, Messico e Ucraina, dove le aziende italiane hanno rafforzato il proprio posizionamento. I settori trainanti si confermano quelli dei macchinari tessili, delle macchine agricole, della lavorazione dei metalli, della produzione della carta e gli impianti per la produzione di tensioattivi, settori nei quali, nonostante il difficile momento storico, le imprese italiane hanno saputo mantenere le loro posizioni di mercato.
Guardando alle operazioni di maggior rilievo c'è Celli Papers, pmi lucchese che esporterà in Cina e Ucraina due impianti per la produzione di carta per oltre 12 milioni di euro. La bresciana Marzoli Machine Textil, produttrice di macchinari per la preparazione e la filatura di fibre a taglio cotoniero per i settori “tessuti” e “tessuti non tessuti”, ne esporterà invece cinque in Pakistan e Bangladesh in Bangladesh per un totale di circa 11,5 milioni di euro. Ammontano invece a 7,5 milioni le entrate per Desmet Ballestra, società con sede produttiva a Busto Arsizio, leader mondiale nella progettazione e fornitura di impianti per la produzione di detergenti, tensioattivi e sapone che si è aggiudicata contratti in Angola, Colombia, Iraq, Malaysia e Pakistan per circa 7,5 milioni di euro. (riproduzione riservata)