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Politica

TaxFree, in Lombardia oltre 1,6 milioni di fatture, prime le cinesi

Dai dati del sistema Otello nel complesso il valore complessivo delle merci presentate nei valichi lombardi da oltre 666mila viaggiatori supera quota 1,3 miliardi di euro. Tre quarti delle fatture sono passate per il valico di Malpensa. Nell'aeroporto la nazionalità prevalente è quella cinese, seguita dai russi, dagli statunitensi e dagli emiratini.


17/02/2020 12:31

di Mauro Romano - Class Editori

Otello e TaxFree

Sono state oltre 1,6 milioni le fatture digitali presentate nell'ambito di Otello 2.0 in Lombardia. Si tratta del sistema pensato per digitalizzare il processo per ottenere il “visto doganale” da apporre sulla fattura per avere diritto allo sgravio diretto o al rimborso successivo dell’Iva sui beni acquistati in Italia da soggetti extra-Ue. I dati aiutano quindi a dare uno spaccato su un mercato nel quale i turisti cinesi fanno la parte del leone assorbon circa un terzo del valore

Nel complesso,dai dati dell'agenzia delle Dogane e dei Monopoli che classxhsilkroad.it può anticipare, il valore complessivo delle merci presentate nei valichi lombardi da oltre 666mila viaggiatori supera quota 1,3 miliardi di euro. Tre quarti delle fatture sono passate per il valico di Malpensa. Nell'aeroporto la nazionalità prevalente è quella cinese, seguita dai russi, dagli statunitensi e dagli emiratini. Primato della Cina anche a Linate, tallonato dai giapponesi e al valico di Chiasso.

Considerati i numeri, stimando che la Lombardia da sola possa contare attorno al 20% di tutte le vendite soggette a TaxFree in Italia, e sommando ai dati quello delle vendita validate in tutti gli altri valichi (Fiumicino in testa), o in transito altrove nell'Unione europea o emesse per vendite effettuate ma non validate per una serie di motivi, addetti ai lavori ipotizzano che il giro d'affari del settore possa aggirarsi attorno ai 6,5 miliardi di euro.

Il tax free shopping esenta i turisti internazionali dal pagamento dell’Iva sui beni acquistati. A livello globale il mercato vale circa 60 miliardi di dollari. L’80% della spesa si concentra principalmente in Europa e l’Italia assieme alla Francia è il Paese dove è più diffuso.

Quanto ai cinesi, rappresentano circa il 40% dei consumatori, con trend in crescita. Il settore è dominato da realtà consolidate come Global Blue, di recente oggetto di un'operazione di fusione da 2,6 miliardi di dollari con Far Point, la spac dell'hedg fund Third Point e guidata dall'ex presidente della New York Stock Exchange Thomas Farley.  Tra gli investitori anche Ant Financial, braccio finanziario e dei pagamenti digitali di Alibaba, che contribuirà assieme ad altri partner con 350 milioni di dollari. Far Poit contribuirà invece con 650 milioni. L'intera operazione dovrebbe quindi cocretizzarsi entro il secondo trimestre del 2020. 

Accanto a Global Blue stanno nascendo inoltre nuove iniziative più snelle, come le start-up Stamp e Vatlynx, con l'intento di semplificare le procedure e renderle più ecomiche. Attualmente infatti le commissioni degli internediari finanziari possono oscillare tra il 30% e il 50% dell’Iva stessa, che in Italia vale il 22% del prezzo finale. (riproduzione riservata)


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