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A Suzhou le imprese italiane incontrano cinesi, coreani e giap

Nella Xiangchen Economic & Technological Developement Zone della Venezia d'Oriente, c'è il più importante cluster manifatturiero di made in Italy in Cina, grazie alla presenza di 170 aziende. Qui si è svolta il 18 dicembre scorso la terza edizione del Suzhou Business Forum organizzato dalla Camera di Commercio Italiana in Cina di Shanghai


23/12/2019 13:14

di Marco Leporati*

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il Suzhou Industrial Park

A concludere il ricco calendario di attività del 2019 si è tenuta a Suzhou il 18 dicembre scorso la terza edizione del Suzhou Business Forum organizzato dalla Camera di Commercio Italiana in Cina  di Shanghai e la Suzhou Xiangchen Economic & Technological Developement Zone.

Le 19 aziende italiane che hanno aderito a questa iniziativa nella parte finale della giornata, sono state protagoniste del B2B con una cinquantina di aziende cinesi, oltre che coreane e giapponesi associate alle rispettive Camere di Commercio che hanno aderito all'iniziativa. 

La città di Suzhou ha una sua storia antichissima di commercio  e manufatturiera, testimoniata da Marco Polo nel suo Milione sino ad essere protagonista nei romanzi di un famoso autore cinese Qiu Xiaolong che nel Principe rosso, una delle sue opere sue più importanti, fa iniziare il racconto giallo del commissario Chen proprio a Suzhou.

Oggi, dopo venticinque anni di industrializzazione, a partire dal SIP (Suzhou Industrial Park) una joint venture promossa dalla Cina e dal Governo di Singapore, l’area di Suzhou è giunta ad essere  uno snodo importante alla confluenza del fiume Yantze tanto da convergere nello Yantze River Integration Program.

Oggi , questo distretto conta 587 miliardi di investimenti, 92 nuovi progetti, 12 centri di ricerca ( Creative International Innovatives), un centro per lo svluppo dell’Healthcare  e 6 Future Industrial Highclouds e rientra anche nel progetto della Belt and Road Initiative. È anche presente un Istituto di ricerca affiliato all’Università di Suzhou per la robotica e l’intelligenza artificiale nonchè la Cas Achievement Venture Capital Incubator per startup.

Nella Xiangchen Zone, nell'area di Suzhou, sono presenti 170 aziende italiane, la più alta concentrazione in un cluster cinese del manufatturiero tricolore.

Ed è proprio su questa situazione che si sono focalizzati gli interventi degli speakers, da Ludovica Murazzani, Vice Console commerciale del Consolato generale d’Italia a Shanghai, a Valtero Canepa, Vice Chairman della Camera di Commercio Italiana in Cina, a Emanuela Vizzarro responsabile degli uffici camerali di Shanghai e Suzhou a Wu Hongwei, Direttore di Suzhou Foreign Affairs Office a Huang Jin, Vice Mayor di Xiangcheng District.

Suzhou rappresenta in concreto per il mase in Italy un esempio del “ fare sistema” come è stato fra l’altro ribadito da Riccardo Campanile, membro del Board della Camera di Commercio.

In un momento critico quale quello che il mercato sta attraversando, rafforzare una presenza coesiva delle aziende italiane e il raccordo tra Cina e Italia è una mossa anticiclica soprattutto alla vigilia di un anno, il 2020, dedicato a stimolare le iniziative culturali tra i due Paesi e a celebrare il 50° anniversario delle relazioni diplomatiche.

La Vice Console Murazzani ha ricordato, tra l'altro, che  riaffermare questa mutualità contribuisce il 40° anniversario del gemellaggio tra Venezia e Suzhou, considerata la “ Venezia Orientale” per la sua multiforme canalizzazione. 

Suzhou inizia ad avere la sua importanza durante la Dinastia Song dall’anno mille al XIII secolo  con i suoi famosi 170 giardini e la sua canalizzazione con un porto fluviale in collegamento con lo Yanztze River ed il famoso Gran Canal, opera monumentale di collegamento tra Hangzhou e Pechino, ancora oggi esistente e frequentemente utilizzato. E’ stata anche centro di una scuola per la preparazione dei funzionari Imperiali nella gestione della pubblica amministrazione e sede della Kunqu Opera che si differenzia sia da quella più conosciuta di Pechino che da quella di Shanghai.

In particolare l’area di Xiangchen trova la sua popolarità durante il Regno di Wu, nel IV sec. d.c., quando attraverso la geomanzia era stata scoperta un’acqua e un terreno con particolari qualità.

A enfatizzare il concetto dell'importanza degli scambi culturali era stato, pochi giorni fa, Romano Prodi, nel suo keynote speech durante la cerimonia deiChina Awards.  «Occorre intensificare ulteriormente i rapporti economici  tra Cina, Europa e Italia rapporti correlati alla scienza e tecnologia che progrediscono sempre e solo quando ci sono cooperazioni aperte», aveva detto l'ex èpresidente della commissione europea.

Suzhou dimostra pertanto una linea di continuità tra passato e futuro congiunta e in parallelo con la storia dell'Italia.

* managing director a Shanghai di Savino Del Bene, azienda di trasporti internazionali e logistica. Vive e lavora in Cina da oltre 25 anni


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