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Le imprese Ue puntano sul Jiangsu. Nasce un centro servizi a Lishui

Il sito intende assistere le aziende nella selezione di siti industriali, nello sviluppo di progetti, nel trovare fonti di finanziamento e organizzare seminari e forum. Sarà inoltre una piattaforma per interagire con le autorità locali. Alla cerimonia di inaugurazione, lo scorso 30 settembre, hanno preso parte 22 aziende europee, tra cui Adler Pelzer, il gruppo Technogym, Intesa Sanpaolo e la austriaca Ast.


07/10/2021 14:47

di Mauro Romano - Class Editori

nanchino

Secondo le ultime statistiche della Camera di commercio europea in Cina, sono 120 le imprese comunitarie che hanno scelto Nanchino come propria sede in Cina. E sempre più interesse attrae la zona di sviluppo economico di Lishui. Per sostenere le aziende in questo processo di internazionalizzazione e sviluppo nella Repubblica popolare nasce nella metropoli il nuovo European Enterprise (Nanjing) Service Center.

L'iniziativa intende fornire servizi professionali agli imprenditori e, al momento, ha ricevuto il riconoscimento sia della Camera di commercio italiana sia di quella europea. 

Il sito intende assistere le aziende nella selezione di siti industriali, nello sviluppo di progetti, nel trovare fonti di finanziamento e organizzare seminari e forum. Sarà inoltre una piattaforma per interagire con le autorità locali. 

Alla cerimonia di inaugurazione, lo scorso 30 settembre, hanno preso parte 22 aziende europee, tra cui Adler Pelzer, il gruppo Technogym, Intesa Sanpaolo e la austriaca Ast. 

Nanchino, antica capitale Ming, è il capoluogo della provincia di Jiangsu e la seconda città della Cina orientale dopo Shanghai. Gemellata dal 1980 con Firenze ha un’università molto attiva sul piano internazionale ed è uno dei maggiori centri culturali del paese. Nanchino è stata classificata al primo posto tra le principali città cinesi per i trasporti e la pianificazione urbana e la quarta per capitale intellettuale e innovazione. Le sue industrie chiave includono l'elettronica, la produzione di acciaio, la petrolchimica, la produzione automobilistica, l'informatica, il fotovoltaico, il trasporto ferroviario, la finanza e il turismo.

La provincia del Jiangsu è la seconda regione cinese per pil (dietro al Guangdong) ed è fra le prime tre regioni cinesi per import di prodotti italiani nel settore farmaceutico, macchinari e congegni meccanici, apparecchi e materiale elettrico.

Nuovi driver di sviluppo sono stati significativamente rafforzati nel Jiangsu negli ultimi anni. Gli investimenti in ricerca e sviluppo hanno rappresentato il 2,82% del pil provinciale nel 2020, mentre il numero di imprese high-tech ha superato le 32.000 unità. La provincia ha visto anche il boom di nuove forme di business. La dimensione della fiorente economia digitale ha superato i 4mila miliardi di yuan nel 2020. Nel 2021, secondo le autorità locali, il Jiangsu punta a una crescita economica di oltre il 6% del pil. (riproduzione riservata)


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