Tianjin. La metropoli, già sede della legazione italiana, sarà tappa di una missione di imprese italiane con l’obiettivo di promuovere l’export in un mercato molto attento al Made in Italy. Il viaggio dal 25 al 27 settembre è stato organizzato nell’ambito del Business Forum Italia-Cina dalle due co-presidenze: Cassa Depositi e Prestiti e Bank of China , in coordinamento con il ministero dello Sviluppo Economico italiano e il ministero del Commercio cinese e con il sostegno di Confindustria e Ice e Abi.
L’iniziativa si svolgerà in occasione del quinto anniversario dell'istituzione del Business Forum, oggi copresieduto da Fabrizio Palermo, amministratore Delegato di Cdpe da Liu Liange, Chairman di Bank of China. La missione è aperta alle piccole e medie imprese italiane nel campo dell'automotive, della salute, dell'alimentare, della meccanica (in particolare per l’industria chimica e petrolchimica, per la lavorazione dei metalli e robotica), delle tecnologie per l'agrindustria e dello sport.
La missione intende valorizzare un'area diversa da quelle tradizionali di Pechino e Shanghai. Il cosiddetto triangolo d’oro di Jing-Jin-Ji, le rispettive abbreviazioni di Pechino, Tianjin e dell’Hebei, è una di queste, tanto più con la nascita entro il 2015 dell’area di Xiong’an, il centro integrato di innovazione che accelererà la corsa cinese al predominio nelle nuove tecnologie, capace di ospitare 2,5 milioni di abitanti e destinato a essere il banco di prova delle smart city con caratteristiche cinesi.
La città vanta un rapporto storico con l'Italia. Lo scorso luglio il segretario del Partito comunista cinese della municipalità, Li Hongzhong, che ha rango di vice primo ministro, è stato in vista a Roma per incontri con l'allora vicepremier e ministro per lo Sviluppo economico, Luigi Di Maio, oggi agli Esteri, sotto cui dovrebbe ricadere parte della promozione del made in Italy e del commercio internazionale.
Nel corso della visita sono stati firmati sette accordi tra cui uno per lo sviluppo di parco industriale italo-cinese destinato alle piccole e medie imprese, spina dorsale della crescita in entrambi i Paesi e proposto, per il lato italiano dalla Eu China Industrial and Commercial Promotion Union. Due delle sette intese coinvolgono invece la Tianjin Iconiq New Energy Vehicol, che ha firmato con Magna Steyr Italia e con Studio Torino rispettivamente la cooperazione nel settore della componentistica e per lo sviluppo del design di un nuovo veicolo elettrico.
Sempre nel settore auto motive, la bolognese Sira ha invece siglato un accordo con il comitato di gestione della zona economica di Jinghai per un aumento di capitale nell’attività di Sira Tianjing, con l’obiettivo di sviluppare componenti nel comparto della profusione di alluminio, ossia dei radiatori.
Spazio anche per il gruppo Sorgente che ha siglato con la China Tianchen Engineering Corportion un accordo per la costruzione di fabbriche di biometano.