La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato ieri domenica 28 luglio a Pechino il primo ministro del consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese, Li Qiang. La premier è arrivata alla Grande sala del Popolo per il primo incontro istituzionale della missione a Pechino: con la delegazione italiana, è stata accolta dal picchetto d'onore dell'esercito di liberazione del popolo e dall'esecuzione degli inni nazionali.
I due leader hanno, inoltre, inaugurato la 7° edizione del Business Forum Italia-Cina, alla presenza di oltre 100 aziende e associazioni di categoria italiane e cinesi. Al centro dei colloqui i rapporti bilaterali, in un anno segnato dal ventennale del Partenariato Strategico globale fra Italia e Cina e dalla ricorrenza del 700° anniversario della scomparsa di Marco Polo.
La prtemier Meloni si è soffermata su due aspetti fondamentali da riequilibrare nei rapporti bilaterali. Il primo riguarda il deficit commerciale. "L'interscambio è cresciuto, si è assestato nel 2023 a circa 67 miliardi di euro con un ampio potenziale credo ancora inespresso, ma non possiamo nascondere il problema del forte squilibrio con un importante deficit per l'Italia", ha sottolineato la premier, "è una questione di grande rilevanza che vogliamo affrontare insieme e portare verso un progressivo bilanciamento. Su questo il Governo italiano è ovviamente pronto a lavorare insieme alle autorità cinesi, insieme al settore privato. Sono convinta che il dialogo su questo tema, cioè sul miglioramento dellecondizioni di accesso al mercato cinese e sulla tutela della proprietà intellettuale, possa produrre effetti ben più benefici di quelli che noi possiamo oggi immaginare", ha concluso.
E il secondo riguarda gli investimenti. "L'impresa italiana in Cina continua a fare la sua parte, ma metto in rilievo un semplice dato", ha osservato Meloni, "gli investimenti cinesi in Italia sono oggi circa un terzo di quelli italiani in Cina, è un divario che ci piacerebbe colmare nel modo giusto e colmarlo rappresenta dal mio punto di vista un'ottima occasione per noi".
In occasione dell’incontro, è stato adottato un Piano d’Azione per il rafforzamento del Partenariato Strategico Globale (2024-2027) e sono state sottoscritte 6 intese, relative alla collaborazione industriale, alla tutela delle indicazioni geografiche, alla sicurezza alimentare, all’ambiente e all’istruzione.
Il Piano d’azione delinea meccanismi per rafforzare e rilanciare la cooperazione in vari ambiti di comune interesse, fra cui commercio, investimenti, tutela della proprietà intellettuale e delle indicazioni geografiche, agricoltura e sicurezza alimentare, ricerca e formazione, ambiente, cultura e turismo, contrasto della criminalità organizzata.
Il protocollo d’intesa riguardante la collaborazione bilaterale in materia di Indicazioni geografiche “ambisce a favorire la cooperazione fra il ministero dell'Agricoltura, sovranità alimentare italiano e l'Amministrazione nazionale cinese della proprietà Intellettuale (Cnipa) e riguarda il contrasto alla contraffazione nel settore delle indicazioni geopgrafiche: l'obiettivo viene raggiunto tramite uno scambio di informazioni sui rispettivi quadri normativi, supportato dall’organizzazione di conferenze e attività formative”.
Il Piano d’Azione sulla collaborazione nel campo della regolamentazione della sicurezza alimentare, fra ministero della Salute italiano e Amministrazione statale cinese per la Regolamentazione del Mercato (Samr), “prevede lo scambio di informazioni ed esperienze per migliorare la sicurezza delle catene alimentari”.
Il MoU per la collaborazione in materia di protezione ambientale e sviluppo sostenibile, intesa tra il Mase e il Ministero dell’Ecologia e dell’Ambiente cinese, «ambisce a rafforzare la cooperazione bilaterale nei settori del cambiamento climatico, della tutela della biodiversità, dell’inquinamento e della formazione, incrementando le occasioni di dialogo e formazione e le attività congiunte”. (riproduzione riservata)