MENU
Azienda Agricoltura

Wine to Asia, finito il Vinitaly partono le tappe di aprile in Cina

Boom di visitatori cinesi con oltre mille presenze alla fiera di Verona che ha chiuso oggi i battenti. Mille grandi buyer sono arrivati da 68 paesi del mondo. I visitatori esteri sono stati quasi 30 mila. A Chengdu e Shenzhen le prossime manifestazioni del Vinitaly


05/04/2023 17:50

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Maurizio Danese, ceo di Veronafiere, organizzatrice del Vinitaly

Nella top five delle provenienze dei grandi buyer al Vinitaly di Verona, che si è chiuso nel pomeriggio di oggi con un'edizione record, gli Stati Uniti staccano nettamente la Germania, seguita dal Regno Unito e dalla Cina tornata in quarta posizione, scavalcando il Canada.

Ferma restando la crescita generale del mercato europeo, si segnala il grande ritorno degli operatori da tutti i mercati extra-Ue: l'Asia, più che raddoppiata (+116%), trainata dal rientro dei cinesi che superano le mille presenze, e il Giappone (+143%).

Le Americhe segnano un +38% con exploit degli Usa (+45%) e del Brasile (+46%), oltre a un ulteriore consolidamento del Canada (+19%). Anche l'Australia in tripla cifra, a +130%.

Il Salone internazionale del vino e dei distillati ha registrato 93mila presenze complessive, di cui 29.600 straniere. La crescita rispetto all'ultima edizione è stata quasi totalmente determinata dagli ingressi di buyer esteri (+20% circa) provenienti da 143 Paesi, che in questa edizione hanno rappresentato un terzo del totale degli operatori accreditati.

Di questi, oltre mille top buyer selezionati e ospitati da Veronafiere e da Ice-Agenzia. Vinitaly and the City, il "fuorisalone" veronese da quest'anno ritornato totalmente nella sfera organizzativa della fiera di Verona, ha inoltre totalizzato oltre 45mila degustazioni (+50% sul 2022) da parte dei winelover che si sono ritrovati nel centro storico di Verona. Nel 2024 Vinitaly andrà in scena dal 14 al 17 aprile.

«L'obiettivo è di costruire con i partner istituzionali una piattaforma promozionale permanente e coordinata in grado di attrarre da un lato gli investimenti dell'incoming sull'Italia, dall'altro sul prodotto italiano all'estero con un radicamento di Veronafiere (dopo Brasile e Cina) negli Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud e Far East», ha dichiarato Maurizio Danese, ceo di Verona Fiere, «gli investimenti fatti in favore dell'incoming estero hanno dato un primo concreto risultato a un Vinitaly che vogliamo sempre più decisivo per il business degli espositori che per la manifestazione riservano risorse importanti».

Chiusa la fiera a Verona si aprono le tappe di Vinitaly in Cina. Con il sostegno di Ice, il primo appuntamento sarà Chengdu (11 aprile). In primo piano la masterclass di apertura con l'unico master sommelier cinese Yang LV oltre a un business forum, organizzato dalla controllata Wine to Asia, con una delle più influenti piattaforme dedicate al vino in Cina, Wine Sommelier.

Si vola poi a Shenzhen il 14 aprile, nel Padiglione Italiano della Fiera governativa di Hainan, per un tasting e la presentazione dell'Italia a "Wine to Asia" (11-13 maggio), insieme a Ice e a Fondazione Altagamma. A Shenzhen, manifestazione internazionale di Veronafiere, è attesa la presenza di oltre 450 espositori provenienti da venti Paesi. (riproduzione riservata)


Chiudi finestra
Accedi