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Sediver China, così si vince la leadership nell'energia distribuita

La società italo-francese, recentemente passata sotto il controllo di Blackstone, è un fornitore chiave di State Grid of China, il maggiore gruppo elettrico al mondo, grazie ai suoi isolatori in vetro. Ma soprattutto alle capacità innovative e organizzative del suo management. Ecco la storia di un successo


10/06/2024 17:53

di Marco Leporati*

settimanale
Paolo Daneu, ceo di Sediver China

La costruzione di linee ad alta tensione è in Cina un mercato enorme, il più grande del mondo, coperto da due colossi statali che ne assicurano lo sviluppo. Quello che non si sa al di fuori di una stretta cerchia di addetti ai lavori è che la performance di quelle linee indispensabili alla crescita dell’intera economia cinese  e, soprattutto, a facilitare la transizione energetica dipende totalmente da componenti di valore marginale: gli isolatori in vetro temprato prodotti da un’impresa italo francese che in trent’anni di attività si è conquistata la leadership indiscussa di quella fornitura non solo in Cina.

«Questi  isolatori in vetro a prima vista non si notano molto, osservando a mezz’aria tralicci e cavi ma in realtà  sono strategici in quanto il 60% dei problemi nell’esercizio di trasmissione di energia può provenire dagli stessi se la qualità non raggiunge i requisiti richiesti», ha spiegato Paolo Daneu, ligure con una laurea in ingegneria elettrica, ceo di Sediver China, con esperienza ventennale in Cina, dopo aver lavorato in Italimpianti, ABB e Techint.

«Sembrerebbe paradossale che nel costo dell’investimento gli isolatori rappresentano solo il 5% del totale ma loro presenza è indispensabile rivestendo una funzione meccanica di supporto del cavo ed una funzione di isolamento elettrico del cavo stesso dalla struttura del traliccio».

Sediver nasce da una combinazione tra Vetroarredo, società fiorentina produttrice a livello mondiale di vetromattone e la Dielve con sede a Nusco in provincia di Avellino. Vetroarredo acquisisce poi nel 2002 la francese Sediver specializzata nella produzione di isolatori in vetro temprato  e mantenendo questa ragione sociale continua l’avventura nel mercato cinese iniziata da Sediver nel 1994.

«Si ha sempre più bisogno di energia, di conseguenza l’esigenza di trasmissione di energia in ogni parte del mondo si fa più urgente ed improcrastinabile», ha continuato il manager, «se consideriamo un quadro generale di fabbisogno si sta parlando di progetti che possono coprire distanze anche di 2000 km con una tensione di esercizio della linea di 1000 kV in corrente alternata e di 800 kV in corrente continua».

Solo nel 2023 la Cina ha costruito circa 130.000 km di nuove linee ad alta tensione, il triplo dell’Europa e degli Stati Uniti, corrispondente al doppio della gestione Terna- incluse le ferrovie che ammonta a 75.000 km. I fornitori sono soprattutto due: Il primo è SGCC (State Grid Corporation of China) con sede a Pechino che controlla le regioni centrali e del nord del Paese e copre l’88% della superficie cinese  ed il 70% del mercato così da risultare il più grande ente elettrico del mondo. Il secondo è CSG (China China Power Grid) con sede a Canton e responsabile del sud della Cina. Ne esiste poi un terzo semi indipendente nella provincia nordoccidentale dell’Inner Mongolia, la Mengxi Grid.

In trent’anni di presenza in Cina Sediver ha contribuito con la fornitura di oltre 72 milioni di isolatori in vetro oltre il 10% del mercato mondiale composto da circa 600 milioni di isolatori in funzione. Questo mercato, così  accattivante nel corso degli ultimi vent’anni, ha favorito, come in altri settori, la crescita di fornitori locali emarginando con il tempo gli investitori stranieri.

Però Sediver è riuscita, grazie ad un prodotto tecnicamente inattaccabile a mantenere le sue quote di mercato difendendosi da altri concorrenti locali che, come prassi comune in Cina, giocano sul prezzo e sulle relazioni.

Paradossalmente la metodologia di approvvigionamento degli enti elettrici è complessa e a più fasi di durata nel tempo. Oltre al prezzo e all’esperienza  vengono richieste prove di tipo dei prodotti nei laboratori cinesi, riunioni di omologazione con esperti locali per la validazione della tecnologia impiegata e della qualità intrinseca del prodotto. Infine è necessario ottenere ordini  campioni quali referenze in Cina e all’estero  per l’omologazione finale.

Rimane implicito che la produzione deve essere in Cina se si vuole avere successo. «Il risultato per Sediver è che il Governo locale del distretto di Fengxian dove è ubicato lo stabilimento si è reso aperto  per approvare un investimento per l’aumento della produzione del 30%. La tenacia e la competenza di processo e prodotto hanno pagato», ha rivelato Daneu. «Sediver può contare su un futuro con ritorni importanti in questo grande mercato domestico».

Larga parte del successo di Sediver sta nella capacità di anticipare innovazioni e organizzarsi con standard produttivi molto elevati.  Lo stabilimento di Shanghai, che ha come riferimento oltre la Cina  altri 77 paesi dove esporta, ha iniziato la produzione effettiva nel 2004 su un’area totale di 66.000 mq ed è composto da un forno del vetro a gas naturale , due linee di produzione vetro e due linee di assemblaggio isolatori, robotizzate con l’utilizzo delle più avanzate tecnologie. Le maestranze sono un totale di 450 dipendenti per una produzione annuale sino a nove milioni di isolatori.

Considerando gli attuali requisiti standard della Municipalità di Shanghai in tema di impatto ambientale, il forno di produzione è di ultima generazione e con sistemi di abbattimento inferiori a quelli previsti dalle normative comunitarie. A complemento dell’utilizzo di gas naturale sono stati installati pannelli solari per la produzione di energia corrispondente ad 1 MW  di potenza nominale.

Tutto ciò per produrre dei modesti isolatori? Se qualcuno poteva pensare che fossero un lascito di tecnologie superate, basterebbe a smentirlo il fatto che il 6 giugno scorso il più grande fondo di private equity al mondo, Blackstone, ha ufficializzato l’acquisto dell’intero pacchetto azionario di Sever, che controlla Sediver, dai precedenti azionisti di Triton.

«Le nuove strutture di generazione di energia solare ed eolica devono essere collegate alla rete per far arrivare l'energia in modo sicuro, affidabile e conveniente dove è necessario per soddisfare la crescente domanda di elettricità. Questo sta guidando un notevole investimento incrementale nella rete di trasmissione elettrica, un tema da cui Sediver è ben posizionata per trarre vantaggio», ha fatto sapere David Foley, Global Head of Blackstone Energy Transition Partners. (riproduzione riservata)

*presidente di Savino del Bene Shanghai Co. Vive e lavora a Shanghai da 30 anni

 

 

 

 


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