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BofA, Cina e Usa trainano la ripresa del lusso

Secondo gli analisti, nel terzo trimestre il comparto fashion vedrà un calo del 7% del fatturato. "Il settore si sta normalizzando". Rating buy per Lvmh, Burberry e Farfetch. Giudizio underperform per Kering, Richemont e Hugo Boss


12/10/2020 12:31

di Martina Ferraro - Class Editori

Lusso

Il mercato del lusso procede verso la ripresa. "Stimiamo un fatturato in calo del 7% nel terzo trimestre, un miglioramento trainato da Cina e Stati Uniti". A dirlo sono gli analisti di BofA-Bank of America in un report che analizza l'andamento del comparto moda nei prossimi mesi. Ciò che emerge, è che il fashion business si sta normalizzando nonostante l'emergenza sanitaria, l'assenza di turismo globale e le prossime elezioni negli Usa.

A livello di marchio, gli analisti hanno emesso un rating buy per Lvmh, Burberry e Farfetch. Il colosso di Bernard Arnault sta assistendo a una sovraperformance di Louis Vuitton e Dior, dicono gli esperti. La maison britannica disegnata da Riccardo Tisci, invece, ha tutte le possibilità di battere la guidance del primo semestre 2020. Buono l'andamento delle vendite online dell'e-commerce di José Neves.

Giudizio underperform per Richemont, Kering e Hugo Boss. Come già spiegato da MFF, l'home working sta pesando sulla domanda del brand tedesco (vedere MFF del 24 settembre). "Vediamo che la Cina continentale procede con la sua corsa e la golden week è stata migliore del previsto", sottolineano poi gli analisti. Stesso discorso per gli Stati Uniti, dove l'aumento delle vendite nell'ultima settimana di settembre è stato del 18%.

L'Europa continua a risentire della mancanza di turisti, ma la domanda locale promette bene. La ripresa in Giappone tarda ad arrivare, con luglio e agosto deboli e un settembre ancora più complesso. Anche le prospettive per il quarto trimestre fanno tirare un sospiro di sollievo. "Riteniamo che ci sono tre fattori che sosteranno la crescita dei ricavi", evidenzia BofA.

Innanzitutto, un miglioramento delle prestazioni in Giappone a ottobre e novembre. Poi un legame sempre meno forte con il turismo, che nel quarto trimestre varrà solo il 40% del giro d'affari rispetto al 60% del terzo quarter. E, infine, il minor peso di Hong Kong che "dovrebbe essere scesa al 4-5% dei fatturati del settore dal 7-8% nel primo semestre". (riproduzione riservata)


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