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Carraro in quotazione alla borsa di Mumbay, è la prima italiana

Circa la metà delle nuove azioni dell'Ipo, che vale in totale circa 200 milioni di euro, sono destinate a investitori istituzionali, e il 35% al retail. Il gruppo veneto guidato da Enrico Carraro, attivo nei sistemi di trasmissione per l'agricoltura, opera in India da quasi 30 anni e da lavoro nel paese a 1.700 dipendenti. Recentemente ha aperto a Pune un centro di ricerca e sviluppo


30/08/2024 15:18

di Franco Canevesio - Class Editori

settimanale
Enrico Carraro, presidente del gruppo omonimo

Carraro India, la controllata del gruppo Carraro, con sede a Pune, ha avviato il processo di quotazione alla borsa di Mumbay. La società con sede a Campodarsego in provincia di Padova,  specializzata in sistemi di trasmissione per trattori e veicoli off-highway, macchine agricole e da costruzione, ha depositato il Draft Red Herring Prospectus, il prospetto preliminare presso l'autorità di regolamentazione del mercato dei capitali Securities and Exchange Board of India.

Secondo fonti indiane, l'ipo è costituita da un'offerta di vendita fino a 18,2 miliardi di rupie, pari a circa 200 milioni di euro, con un valore nominale di 10 rupie per azione (0,11 centesimi di euro) da parte della controllante Carraro International che vuole accelerare la crescita aprendo il capitale agli investitori locali. Verrà realizzato un collocamento accelerato, il 50% dedicato a investitori istituzionali, un minimo del 15% a non istituzionali e il 35% destinato al retail.

L'operazione, sottolineano dalla società padovana guidata dal presidente Enrico Carraro e dal vice presidente Tomaso Carraro, avviene in coerenza alla logica “local for local” in linea con il “percorso di internazionalizzazione del gruppo, garantendone lo sviluppo”. L'operazione prevede che la società padovana mantenga il controllo a livello di gruppo: con l'apertura del capitale di Carraro India ad investitori locali sarà, però, possibile accelerare ulteriormente il percorso di crescita.

Carraro è in India dal 1997, da quando venne siglata la joint venture con uno dei maggiori gruppi industriali indiani, ossia Escorts Ltd, che portò allo sviluppo del progetto di creazione di un centro produttivo nell’area di Ranjangaon (Pune). Nel 1999 lo stabilimento inizia ufficialmente la produzione di assali e trasmissioni. Nel 2005 viene inaugurato, sempre nella medesima area, un secondo stabilimento produttivo specializzato nella produzione di ingranaggi e componenti.

“A conferma della centralità del mercato indiano – sottolinea la società di Campodarsego -  nel 2006 Carraro sviluppa importanti progetti di ampliamento delle attività nel Paese: prima con l’acquisizione della totalità del capitale di Carraro India e successivamente con la creazione a Pune di un nuovo centro di ricerca e sviluppo, ossia Carraro Technologies India, dedicato ad attività di ricerca e progettazione di nuovi prodotti”. Oggi l’India, con oltre 1.700 collaboratori suddivisi tra le due sedi produttive e il Centro R&D, rappresenta per il Gruppo il primo polo industriale dopo l’Italia. (riproduzione riservata)

 


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