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Cina, così le banche allargano il credito per finanziare la ripresa

Cinquantacinque miliardi di dollari andranno ancora per risollevare il settore immobiliare, gli aiuti alle pmi stanno assorbendo da ottobre 1.400 miliardi di dollari, inoltre si stanno moltiplicando i sussidi a privati per rinnovare impianti, auto, macchinari industriali e per l'agricoltura


27/02/2025 15:34

di Elena Dal Maso - Class Editori

settimanale
Pan Guongsheng, governatore della banca centrale cinese, la People's Bank of China

La Cina ha in programma di iniettare almeno 400 miliardi di yuan (52,6 miliardi di euro) nelle maggiori banche del Paese nei prossimi mesi, parte di un pacchetto di stimolo più ampio mirato a rilanciare un’economia interna a crescita rallentata a causa di consumi meno brillanti del previsto e di una crisi immobiliare ancora in atto.

Il primo gruppo di istituti che saranno ricapitalizzati sono Agricultural Bank of China, Bank of Communications e Postal Savings Bank, secondo quanto riporta Bloomberg dall’Asia. Il progetto dovrebbe giungere a termine entro giugno. Per ora le allocazioni per ciascuna banca restano in fase di definizione.

Un'iniziativa simile si è verificata l'ultima volta vent’anni fa quando il Ministero delle Finanze ha emesso obbligazioni governative speciali, utilizzando i proventi per raddoppiare il capitale delle quattro maggiori banche statali cinesi.

Questo nuovo round di finanziamenti, che potrebbe arrivare a 1 trilione di yuan, dovrebbe aiutare i gruppi finanziari, esposti al settore immobiliare in crisi, a gestire meglio i rischi. Le principali banche cinesi sono fondamentali per sostenere sia i giganti del real estate in crisi, sia le famiglie che si trovano a dover pagare i mutui senza avere a disposizione la casa acquistata su carta ma non ancora costruita a causa delle difficoltà finanziarie delle imprese.

Ma il nuovo programma da un trilione di yuan si inquadra anche negli sforzi decisi dal governo centrale per aiutare lo sviluppo delle piccole e micro imprese che stanno già dando frutti.

Lo scorso ottobre, infatti, è stato istituito un meccanismo di coordinamento per sostenere le piccole e micro imprese nell'ottenimento di finanziamenti, e da allora il totale dei crediti concessi ha superato i 10.000 miliardi di yuan (circa 1.400 miliardi di dollari), secondo l'Amministrazione nazionale di regolamentazione finanziaria (National Financial Regulatory Administration, Nfra).

Dall'avvio del meccanismo, condotto congiuntamente dalla Nfra e dalla Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma (National Development and Reform Commission, Ndrc), sono state visitate oltre 50 milioni di entità commerciali, tra cui piccole e micro imprese e imprese autonome.

Le due autorità hanno sottolineato la necessità di eliminare le varie barriere nascoste che impediscono il finanziamento del settore privato e delle piccole e micro imprese e hanno invitato a compiere tutti gli sforzi possibili per sostenere queste imprese a superare le sfide e a raggiungere un sano sviluppo.

Inoltre nei giorni scorsi il Ministero dell'Agricoltura e degli Affari Rurali ha annunciato che verra ampliata la portata dei sussidi per la sostituzione di macchinari agricoli vecchi e usurati e aumenterà i livelli di sovvenzione nel 2025.

Agli attuali nove tipi di macchinari agricoli si aggiungeranno sei nuove categorie tra cui le macchine per la semina del riso, terminali per il monitoraggio dei terreni agricoli, droni per la protezione delle piante, essiccatori di cereali (macchine per l'essiccazione), selezionatrici di colori e mulini per la farina.

Quest'anno la Cina continuerà ad aumentare gli standard di sovvenzione per alcuni macchinari agricoli. Ad esempio, il sussidio massimo per la sostituzione di una raccoglitrice di cotone sarà aumentato da 60.000 yuan (circa 8.365 dollari) a 80.000 yuan per unità, secondo la dichiarazione rilasciata congiuntamente dal ministero e da altre tre autorità governative centrali.

Gli effetti dell'allargamento del credito bancario sull'economia sono stati riconosciuti anche dagli analisti. «Dall'inizio dell'anno si sono visti gli effetti del sostegno di Pechino all'economia cinese, in primo luogo, i dati sul credito di gennaio hanno superato le aspettative, mostrando un impulso positivo per il secondo mese consecutivo", ha dichiarato Mali Chivakul, emerging markets economist di J. Safra Sarasin.

La crescita è stata trainata dalla solida emissione di titoli di Stato e da maggiori flussi di nuovi prestiti, sia alle imprese che alle famiglie. Tuttavia, il problema del debole clima di fiducia tra famiglie e imprese deve ancora essere affrontato. Un pacchetto di politiche forti potrebbe prolungare l'attuale rally azionario, prevede Chivakul. (riproduzione riservata)


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