La Banca centrale cinese ha puntualizzato che l'economia del Paese asiatico dovrebbe raggiungere l'obiettivo di crescita del 5% quest'anno ma ha chiesto una trasformazione economica, poiché il modello basato sul debito è diventato meno efficace.
La People's Bank of China ha sottolineato che ci sono "cambiamenti significativi" nelle dinamiche della domanda e dell'offerta immobiliare, il che rende urgente per il Paese riqualificare l'economia. La seconda economia mondiale é stata sottoposta a pressioni al ribasso dopo aver abbandonato le severe restrizioni contro la pandemia alla fine dello scorso anno, mentre la prolungata crisi immobiliare ha pesato sulla crescita e intaccato la fiducia dei consumatori.
La Banca centrale ha invitato le istituzioni finanziarie nazionali a fornire un trattamento paritario alle imprese immobiliari private e statali e a soddisfare le loro esigenze di finanziamento. L'Istituto ha poi messo in guardia le banche dal bloccare o ritirare i prestiti agli sviluppatori immobiliari che operano regolarmente. La PBoC ha anche affermato che la pressione al rialzo sui prezzi si sta accumulando grazie al miglioramento della domanda, ma non ci sono le basi per una deflazione o un'inflazione a lungo termine.
A ottobre la Cina è tornata in deflazione per la seconda volta quest'anno, alimentando i timori di un rallentamento della crescita. La Banca centrale ha poi dichiarato che manterrà lo yuan "sostanzialmente stabile" e vigilerà sui comportamenti prociclici, sulle perturbazioni degli ordini di mercato e sui rischi di aggiustamenti eccessivi del tasso di cambio.
La Banca centrale cinese ha infine iniettato nel sistema bancario 415 miliardi di yuan (circa 58 miliardi di dollari) di liquidità attraverso operazioni pronti contro termine a sette giorni a un tasso di interesse dell'1,8%. La People's Bank of China, riferisce Xinhua, ha precisato che l'operazione mira a mantenere stabile la liquidità nel sistema bancario alla fine del mese.
Quest'ultima notizia potrebbe confermare la valutazione di diversi analisti secondo cui la People's Bank of China procederà probabilmente con un ulteriore allentamento della politica monetaria, che dovrebbe ridurre il rischio di una recessione. «È improbabile che venga adottato un approccio 'big bang', mentre è possibile che venga ancora aggiunta una serie di piccoli interventi, per quanto valutare gli effetti combinati di così tante leve politiche sia più complicato», ha commentato Robert Gilhooly, senior emerging markets economist di Abrdn, «nel caso poi la fiducia del mercato e delle famiglie dovesse scatenarsi, il risparmio in eccesso potrebbe portare a un sorprendente rialzo, se entro la fine del 2024 dovesse essere spesa anche solo la metà di tutti i risparmi in eccesso, i consumi aumenterebbero dell'11% quest'anno e del 12,5% l'anno prossimo, anziché scendere dal 10% all'8%, come vorrebbero le nostre previsioni di base», ha concluso l'analista.