Primi tre mesi dell’anno all’insegna della crescita nei mercati esteri e negli investimenti etici e sostenibili (esg) per Eurizon, la società di asset management di Intesa Sanpaolo. Così, forte di un valore del patrimonio gestito al 31 marzo 2019 di 309,6 miliardi (+2%) e di un utile netto consolidato di 116,6 milioni, l’asset management ha avuto una buona spinta dall’apertura ai mercati esteri e in particolare dalla Cina.
La partecipata al 49% Penghua Fund Management ha infatti registrato nel primo trimestre 2019 una raccolta di 6,86 miliardi di euro, per un patrimonio gestito cresciuto del 17% da inizio anno a 88 miliardi, che ha portato così il patrimonio gestito da Eurizon a 397 miliardi.
Dati che fanno del gestore guidato dall’amministratore delegato Tommaso Corcos l’unica società Italia tra i primi 25 asset management esteri nel mercato cinese. Certo, il trend generalizzato dell’industria si è fatto sentire, influenzando la raccolta netta nel periodo, calata di 3 miliardi.
Segno che, come sottolineato da Eurizon, «dopo un 2018 di difficoltà, nonostante la ripresa sui mercati finanziari di inizio 2019, i risparmiatori italiani preferiscono mantenere un approccio prudente agli investimenti nei prodotti del risparmio gestito». Come ha sottolineato Corcos, «per affrontare le difficoltà emerse nel 2018, l’attività della squadra è stata indirizzata a rafforzare l’offerta di nuovi prodotti». Eurizon si è confermato leader in Italia sugli investimenti esg.
Secondo gli ultimi dati di Assogestioni, la società a fine 2018 aveva un patrimonio di 5,619 miliardi e una raccolta di oltre 2 miliardi. Un trend più che confermato a fine marzo con un’offerta dedicata arrivata a 25 prodotti, con un incremento delle masse di quasi il 6% a 5,94 miliardi e con la voglia «di proseguire in questa direzione in Italia e all’estero», ha concluso Corcos. (riproduzione riservata)