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Cresce il debito pubblico cinese, per sostenerlo va riformato il mercato dei bond

È quanto auspica la maggiore agenzia di rating internazionale S&P sulla base delle previsioni di rapporto del debito pubblico rispetto al pil in crescita dal 38% nel 2019 a quasi il 70% previsto per il 2028. la crescita dovuto alle enormi spese per le infrastrutture necessarie a sostenere la crescita


14/06/2024 15:07

di Alberto Chimenti - Class Editori

settimanale
Pan Gongsheng, governatore della banca centrale cinese

La  Cina ha bisogno di riforme del mercato obbligazionario perché l'impennata del debito rappresenta un rischio significativo di lungo termine per il Paese asiatico, e, nonostante gli sforzi del governo, i livelli di debito rimangono molto elevati. È quanto auspica S&P Global, la maggiore agenzia di rating americana.

«I responsabili politici comprendono la necessità di controllare contemporaneamente la leva finanziaria e sostenere la crescita economica per gestire i rischi sistemici nel lungo periodo», osservano gli analisti di S&P. Di conseguenza, negli ultimi anni hanno ridotto i finanziamenti alle amministrazioni locali, ma le riforme del mercato sembrano essere passate in secondo piano, con le autorità concentrate ad affrontare problemi urgenti come la crisi immobiliare, a stimolare la crescita economica e a tenere sotto controllo il debito degli enti locali.

Per affrontare contemporaneamente queste sfide, potrebbe essere necessario portare avanti le riforme del mercato obbligazionario, in modo da ridurre i livelli di debito nel lungo periodo. Gli elevati livelli di debito pubblico, privato e nascosto in Cina hanno da tempo sollevato preoccupazioni sui potenziali rischi finanziari sistemici.

Ad aprile, un'altra agenzia di rating, Fitch, ha tagliato l'outlook sul rating sovrano della Cina a negativo, citando i rischi per le finanze pubbliche del Paese mentre l'economia si trova ad affrontare una crescente incertezza. Per l'agenzia di rating il debito pubblico cinese potrebbe salire al 61,3% del Pil quest'anno, dal 56,1% nel 2023, con un netto peggioramento rispetto al 38,5% del 2019. «Prevediamo che il rapporto debito/Pil possa salire al 64,2% nel 2025 e a quasi il 70% entro il 2028, più alto rispetto alla previsione di poco meno del 60% formulata nella nostra precedente revisione», ha avvertito Fitch.

S&P, nel suo ultimo report, ha evidenziato la straordinaria espansione del credito della Cina, dovuta agli elevati investimenti e alla minore efficienza dei finanziamenti, come uno dei principali fattori che alimentano i problemi del debito di Pechino. L'agenzia di rating ritiene che le ingenti spese per le infrastrutture e il calo della redditività abbiano portato a una maggiore crescita del debito. La Cina è storicamente ricorsa alla costruzione di infrastrutture come soluzione a breve termine per stimolare la crescita economica, in particolare dopo la crisi finanziaria del 2008-2009.


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