L'anno del maiale porterà fortuna al listino di Shangai. Tanto che non è escluso che la borsa dell'hub finanziario cinese possa replicare in parte le performace del 2007.
I dati storici mostrano che, in media, la performance dell’azionario negli anni del maiale tende ad essere positiva, sottolinea Jian Shi Cortesi, portfolio manager per l’azionario asiatico e cinese di Gam Investments. L’ultima volta fu proprio 12 anni fa, quando l’indice MSCI China registrò una crescita del 66,6% e lo Shanghai Composite guadagnò il 98%.
Il 2018 si è chiuo con una correzione di oltre il 30% rispetto al picco registrato all'inizio dell'anno passato. "dal nostro punto di vista, sono molti i fattori negativi ormai noti e prezzati nell’azionario cinese", continua l'analista, "le valutazioni sono scese ad un livello molto basso – 11 volte il rapporto prezzo/utile forward compresi i titoli legati ad internet e 8 volte lo stesso dato senza includere i nomi di questo settore. Inoltre, il governo ha iniziato a sostenere più attivamente l’economia"-
Nel 2019 è non è escluso, anzi è probabile che la crescita degli utili si attesti su livelli a singola cifra per le azioni cinesi, sottolinea Ga. Qualche progresso in termini di negoziazioni commerciali tra Cina e Stati Uniti potrebbe ammorbidire il sentiment da “molto negativo” a “meno negativo”.
"Dal nostro punto di vista sarebbe sufficiente per un rimbalzo del rapporto prezzo/utile cinese dal livello attuale. Combinando entrambi i fattori, abbiamo una previsione ottimistica sull’andamento del mercato azionario cinese nel 2019" aggiunge Jian Shi Cortesi
Le azioni cinesi, prosegue l'analisi, hanno iniziato l’anno con un dividend yield compreso tra il 2,5% e il 3%. "Abbiamo analizzato la fase tra gennaio 2001 e dicembre 2017 e quando questo dato si è attestato su tali livelli, l’indice MSCI China ha generato rendimenti positivi nei successivi 12 mesi nell’80% dei casi. Anche se sarà difficile ripetere la solida performance del 2007, c’è una concreta probabilità che il 2019 sia un anno positivo per l’azionario cinese".
Gam nutre quindi "maggior fiducia per il settore dei consumi e della tecnologia in Cina", dato che entrambii potranno al massimo dal processo di transizione cinese verso un’economia che sarà guidata proprio da questi settori. "I due ambiti hanno fronteggiato molti ostacoli durante l’anno scorso, portando a casa performance deboli. Dato che le valutazioni sono calate e le aspettative azzerate, il 2019 potrebbe essere un anno di ripresa per questi settori. Dal nostro punto di vista, potrebbe essere un buon momento per iniziare un processo di attenta selezione sui titoli, in particolar modo nei settori internet e automobile"