La crisi del settore immobiliare cinese si allarga a Singapore e coinvolge uno dei maggiori fondi sovrani del mondo, Temasek Holding. Una sub controllata di questa holding pubblica, Seatown Private Credit Master Fund, con sede a Singapore, ha presentato una petizione per la liquidazione dello sviluppatore immobiliare Guangzhou R&F Properties che ha dichiarato capitale e interessi non pagati di circa 614 milioni di dollari. Lo ha comunicato la stessa R&F in una comunicazione alla Borsa di Hong Kong.
Un'udienza per la l'eventuale liquidazione di Trillion Glory, che fa parte del Guangzhou R&F Properties, è prevista presso l'Alta Corte di Hong Kong il 25 settembre, ha dichiarato R&F.
La catena di scatole cinesi è molto articolata, per diluire rischi e perdite, come sta accadendo: da Trillion Glory si risale al Guagzhou Properties, da qui al Seatown fund, private equity di proprietà di Seviora Holdings, a sua volta inserito nella galassia del fondo sovrano singaporegno Temasek Holdings, che detiene il 18% del capitale residuo.
La società di cui è stata chiesta la liquidazione ha un portafoglio di 90 hotel con 27.716 camere, gestiti da nomi come Marriott International, InterContinental Hotels Group, Hilton Worldwide, Hyatt Hotels, Accor Hotels e Wanda Hotels and Resorts. È uno degli operatori più in vista nell'economia del Guangdong, fondata nel 1994 da due imprenditori molto noti e finora ritenuti di successo, Li Sze Lim e Zhang Li, esponenti di spicco della comunità economica.
La causa è l'ultima di una serie di problemi per Guangzhou R&F Properties, che aveva passività totali di circa 288,5 miliardi di yuan (36,6 miliardi di euro) al 2023, il 4% in meno rispetto alle passività del 2022, secondo il rapporto. Gli asset totali sono diminuiti del 9% a circa 335 miliardi di yuan (42,5 miliardi di euro). Difficile immaginare come quest'ultima società possa essere salvata dal fallimento, se non con l'ennesimo intervento statale. (riproduzione riservata)