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La PboC dà l'ok all'emissione di Panda Bond Cdp

La spa del Tesoro, in collaborazione con Bank of China, ha in programma di collocare titoli per 5 miliardi di yuan, pari a circa 650 milioni di euro. Lo scorso 10 luglio, in occasione del forum finanziario italo-cinese a Milano, il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, aveva spiegato che Cdp procederà con una prima emissione da 150 milioni.


24/07/2019 11:08

di Mauro Romano - Class Editori

Ok ai Panda bond Cdp
L'amministratore delegato di Cdp, Fabrizio Palermo

La banca centrale cinese ha dato il via libera all'emissione dei primi Panda bond targati Cassa depositi e prestiti. Mancava infatti soltanto l'autorizzazione delle Pboc al programma per collocare a investitori cinesi obbligazioni denominate in renminbi, i cui proventi serviranno a finanziare l'internazionalizzazione delle imprese italiane nella Repubblica popolare. Come riporta milanofinanza.it, citando fonti finanziere, l'ok, atteso da mesi, è arrivato.

La spa del Tesoro, in collaborazione con Bank of China, ha in programma di collocare titoli per 5 miliardi di yuan, pari a circa 650 milioni di euro. Lo scorso 10 luglio, in occasione del forum finanziario italo-cinese a Milano, il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, aveva spiegato che Cdp procederà con una prima emissione da 150 milioni. A favore dell'operazione gioca anche il recente accordo sullo stop alla doppia imposizione tra Italia e Cina. In base all'intesa, sono infatti esenti da ritenuta in Italia i pagamenti di interessi in relazione a titoli emessi da Cassa Depositi e Prestiti, percepiti da soggetti residenti in Cina. Un riferimento alla prossima emissione di Panda bond sul mercato cinese.
Il progetto cova da tempo in Via Goito. Se ne era parlato per la prima volta a novembre 2017, quando l’attuale amministratore delegato di Cassa, Fabrizio Palermo, ricopriva il ruolo di direttore finanziario. Lo scorso agosto, nell’ambito della missione in Cina del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, lo stesso Palermo aveva firmato un accordo preliminare di collaborazione con Bank of China, che riguardava il sostegno alle esportazioni, il finanziamento di progetti infrastrutturali e di sostenibilità ambientale.

L’operazione permetterà a Cdp di dare seguito a uno degli obiettivi dei protocolli firmati con Intesa SanPaolo  lo scorso agosto e con Unicredit  il 21 febbraio, per favorire l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese mettendo a disposizione linee revolving rispettivamente da 200 milioni e da 300 milioni di euro, anche attraverso strumenti in yuan. Due progetti che si inseriscono nella strategia di internazionalizzazione e spinta alla crescita dell’export prevista dal piano industriale 2019-2021 di Cdp, presentato lo scorso dicembre e che mette a disposizione 83 miliardi di euro a sostegno delle imprese. (riproduzione riservata)


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