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La Puglia guarda alle rinnovabili per aiutare l'export con la Cina

Per il presidente della Banca popolare di Puglia e Basilicata, Leonardo Patroni Griffi, gli scambi con il mercato del Dragone sono ancora insufficienti. Occorre puntare sull'industria ad alto valore aggiunto, nell'energia, meccatronica, nanotecnologie e agroalimentare. La Regione punta a sostenere le aziende sia lungo la via marittima sia lungo la tratta terrestre della Belt and Road.


18/09/2019 13:49

di Mauro Romano - Class Editori

Rinnovabili spinta per l'export pugliese in Cina
Leonardo Patroni Griffi

Esiste un legame tra il territorio pugliese e la Cina, ma è ancora insufficiente. “Sebbene la  Puglia presenti molti settori che possono trovare collaborazioni con la Repubblica popolare sia per le esportazioni sia per le importazioni la bilancia dei pagamenti è ancora negativa”, ha spiegato Leonardo Patroni Griffi, presidente della Banca popolare di Puglia e Basilicata, ai microfoni di Linea Mercati su Class Cnbc per presentare il convegno del 20 settembre 2019 "La Nuova Via della Seta: un’opportunità per le imprese pugliesi" organizzato dall’istituto di credito in collaborazione con le testate di Class Editori.

Le esportazioni, spiega ancora Patroni Griffi ammontano a circa 50 milioni di euro, mentre le importazioni sono attorno ai 100 milioni. “Penso che il valore di questa iniziativa, fortemente voluta dalla banca sia tesa ad accrescere le possibilità di innovazione. Ricordo che la Puglia ha tra i settori di interesse la meccatronica, le nanotecnologie, l’agroalimentare e le energie rinnovabili”.

Il presidente della Banca popolare di Puglia e Basilicata ha inoltre ricordato la collocazione geografica della Regione capace di intercettare il progetto della Belt and Road sia attraverso la via marittima, che passa dal Canale di Suez, sia con la via terrestre, in quanto inclusa l’interno del cosiddetto Corridoio 8, che si sviluppa lungo una direttrice ovest-est nell'area dell'Europa sud-orientale ponendo in collegamento i flussi di trasporto del Mar Adriatico e del Mar Ionio con quelli che interessano il Mar Nero.

Guardando alle opportunità per le imprese pugliesi, Patroni Griffi ha messo in evidenza l’importanza che le rinnovabili rivestono nel tessuto produttivo regionale. “La Puglia esporta energie rinnovabili verso le altre regioni italiane, si parla di eolico e fotovoltaico, settori nei quali la Cina va fortissimo”.

Il settore al momento più vitale negli scambi con la Repubblica popolare è comunque il manifatturiero, in particolare l’esportazione di mobili.  In generale., dai dati Istati emerge come nel primo semestre del 2019, si  sia registrato un incremento sostenuto di vendite sui mercati esteri da parte delle imprese pugliesi, con un aumento pari al 10,01% dato che pone la Puglia “tra le prime 5 regioni più dinamiche in Italia e tra quelle trainanti del Mezzogiorno che, complessivamente, fa registrare un incremento del 2,5%”, ha commentato assessore regionale allo Sviluppo economico, Mino Borraccino

Strategico è anche l’approdo del Tap sulle coste regionali. Il gasdotto che porta nella penisola il gas dall’Azerbajan si riconnette infatti al Trans Anatolian Pipeline, l’altra grande opera che sta sulla Via della Seta.


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