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Azienda Finanza

Levante Capital porta in Cina la bresciana Inxpect (radar)

Il fondo ha raggiunto un accordo con la società specializzata nella produzione di sistemi radar per la sicurezza industriale. Un settore che anche nell’anno della pandemia è riuscito a muoversi in controtendenza e a registrare una crescita progressiva


18/06/2021 14:39

di Oscar Bodini - Class Editori

Levante
Francesco Rossi

Sostenere l’espansione d’aziende ad alto contenuto tecnologico italiane e del Sud Europa verso l’Asia, in particolare verso la Cina, è la mission di Levante Capital, veicolo d’investimento lanciato nel 2019 per iniziativa dei tre partner Francesco Rossi, Francesco Lorenzini e Edoardo Agamennone.

A metà maggio il fondo, partecipato da numerosi family office a respiro europeo e in trattativa con banche italiane per un possibile ingresso nel capitale, si è strutturato come società d’investimento semplice, ottenuto il via libera da Banca d’Italia. Ora è pronto a procedere con la seconda operazione, dopo quella che nel settembre 2020 aveva interessato InSilicoTrials (healthcare).

Il fondo ha infatti raggiunto un accordo con Inxpect, azienda bresciana specializzata nella produzione di sistemi radar per la sicurezza industriale. Un settore che anche nell’anno della pandemia è riuscito a muoversi in controtendenza e a registrare una crescita progressiva, come dimostra il fatto che l'azienda ha chiuso il 2019 con un fatturato di 1,2 milioni di euro e una proiezione di raddoppio per il 2020.

Duplice il ruolo che Levante giocherà nella partita. A supporto dello sviluppo di Inxpect verso il Far East interverrà con un aumento di capitale riservato da 750 mila euro. Ma, soprattutto, garantirà all’azienda «un supporto pratico di network, contatti, strutturazione e talenti necessari a crescere sui mercati asiatici, fornendo un valore aggiunto all’iniezione di capitale», ha spiegato Francesco Rossi a MF-Milano Finanza. «Queste aziende - scale-up e pre-scale up - soffrono ancora per la limitata disponibilità di capitali e per la frammentazione dei mercati di riferimento da cui partono», aggiunge Agamennone, secondo il quale la valorizzazione delle imprese target offre agli investitori «prospettive d’arbitraggio notevoli: possono entrare a valutazioni ridotte e, una volta sviluppate le imprese, rivendere le quote a multipli interessanti». (riproduzione riservata)


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