Standard&Poor’s è la prima agenzia di rating internazionale a dare il proprio giudizio su un’obbligazione emessa sul mercato cinese. S&P, attraverso una controllata locale ha assegnato la tripla A con outlook stabile alla Icbc Financial Leasing, controllata della Industrial & Construction Bank of China, prima banca al mondo per asset, specializzata nel leasing per il settore aeronautico e navale e che di recente ha finanziato anche il gruppo di Vincenzo Onorato e Msc. Il giudizio, scrive l’agenzia, “riflette la forte capacità della società di soddisfare gli impegni finanziari”. Possibili rischi di liquidità legati al debito possono essere gestiti a pieno grazie al sostegno della casa madre.
A prescindere dal rating assegnato comunque, il giudizio rappresenta una pietra miliare nel processo di apertura e per una maggiore trasparenza del mercato finanziario cinese. Il mercato obbligazionario cinese nel 2019 può diventare il secondo al mondo. Le agenzie cinesi però sono spesso accusate di assegnare giudizi favorevoli agli emittenti locali, sottostimando i rischi. La stessa Dagong, la più nota tra le agenzie cinesi, con ramificazioni anche in Europa, è incappata in sanzioni. Lo scorso agosto infatti, ll'Associazione Nazionale degli Investitori Istituzionali sul Mercato Finanziario (Nafmii), un organo di controllo del mercato del debito che fa capo alla Banca centrale, aveva sospeso parte delle attività dell’agenzia per violazione dei regolamenti, perché avrebbe fornito servizi di consulenza diretta alle stesse società sottoposte al rating e dato false informazioni nel corso di un'indagine condotta dalla stessa associazione sulle pratiche di
“Siamo impegnati a migliorare la nostra presenza in Cina. Il successo dell’assegnazione del nostro primo rating sul mercato obbligazionario locale è un passo cruciale”, ha commentato Douglas Peterson, presidente e Ceo di S&P Global, “Si da quando abbiamo ottenuto l’autorizzazione siamo stati galvanizzati dall’interesse degli emittenti, degli investitori e del mercato in generale”
S&P dovrà ora creare fiducia negli investitori cinesi. L’agenzia ha fatto da apripista ricevendo l’autorizzazione a entrare nel mercato locale lo scorso gennaio. Le altre due grandi sorelle seguiranno. Fitch ha già creato una propria entità cinese, mentre Moody’s ha presentato domanda per la licenza.
Per il ceo di Eurizon SlJ Capital, l'apertura del mercato obbligazionario cinese rappresenta il più importante cambiamento nella finanza globale dall'introduzione dell'euro nel 1999. “Nei 40 anni dall'apertura della Cina, le liberalizzazioni hanno interessato soprattutto l'economia reale, dal commercio agli investimenti diretti esteri, ma non il settore finanziario”.
Negli ultimi due anni, prosegue Stephen Li Jen, il mondo ha assistito a politiche di apertura dei mercati che anno incoraggiato l'ingresso degli investitori stranieri nel mercato azionario e dei bond. “Riteniamo che nel medio termine le prospettive di flussi di capitali saranno significative, nell'ordine dei 2.000 miliardi di dollari in tre anni”.