MENU
Azienda Finanza

Silk Road Fund vende la partecipazione in Pirelli per 250 milioni

Accelera il disimpegno della Cina dal gruppo di pneumatici, che è stato il maggior investimento industriale in Italia della Repubblica popolare. La mossa del fondo pubblico, che ha ceduto in borsa le sue azioni, è stata evidentemente concordata con Sinochem, l'azionista principale del gruppo italiano


30/05/2024 10:55

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Marco Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo del gruppo Pirelli

Sinochem, il maggiore gruppo chimico cinese che controlla con una quota del 37%, la maggioranza relativa del gruppo Pirelli, ha dato ieri sera un nuovo segnale di disimpegno dal mercato italiano. Il fondo pubblico cinese Silk Road, che coordina le sue mosse con il gruppo chimico, ha venduto in borsa la sua quota del 9% in Pirelli a un prezzo di 5,76 euro per azione (sconto del 7% sul prezzo di chiusura), per un incasso lordo totale di circa 520 milioni di euro.

«La notizia non sorprende: da quando il Governo italiano ha esercitato il golden power riteniamo che gli azionisti cinesi siano in uscita», hanno spiegato gli analisti di Equita Sim, «nell'azionariato resta Sinochem col 37%, ma ci aspettiamo che anche questa partecipazione prima o poi venga ceduta».

Tra l'altro nei giorni scorsi era emersa la notizia della disdetta da parte di Pirelli di uno degli accordi principali che avrebbe dovuto cementare l'alleanza tra Sinochem e il gruppo italiano, cioè la collaborazione nel business dei pneumatici per camion gestito da una società del gruppo cinese Aeolus, partecipata anche da Pirelli. 

In vista del probabile disimpegno cinese in Pirelli, la cordata italiana che fa capo alla Camfin di Marco Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo di Pirelli, ha approfittato della vendita di azioni da parte del fonfo Silk Road per rafforzare la sua poizione azionaria comprando un ulteriore 2,2%, salendo così al 28,8%. Alla quota Camfin si aggiungono le azioni, circa il 6%, in portafoglio del gruppo Brembo, la multinazionale dei freni, legata a Pirelli da accordi gestionali. (riproduzione riservata)


Chiudi finestra
Accedi