Con tre righe di comunicato alle 14,30 di oggi, Pirelli ha smentito, per conto del suo azionista di maggioranza, la cinese Sinochem, le voci di borsa su una presunta trattativa di Sinochem, azionista di maggioranza relativa (37%), per cedere la partecipazione.
«L'articolo di stampa secondo cui Sinochem sta valutando la cessione della sua partecipazione in Pirelli non corrisponde al vero. Sinochem non ha alcun piano di vendere la sua partecipazione in Pirelli», si legge nella nota di Marco Polo International, la società che fa capo al gruppo cinese, intestaria della partecipazione Pirelli.
Nella mattinata il titolo alla Borsa di Milano è sceso dai massimi degli ultimi 12 mesi (a 5 euro) toccati ieri sull'onda delle indiscrezioni apparse su un articolo dell'agenzia Bloomberg, citando fonti vicino alla trattativa.
Pirelli è la partecipazione di punta di una delle divisioni, gomma e pneumatici, non la principale, del gruppo Sinochem e sarebbe strano che Sinochem, il cui presidente esecutivo Li Fanrong è anche presidente del cda Pirelli, cedesse una partecipazione significativa a un valore che è meno di un quarto di quanto venne acquisita nel 2015 per oltre 7 miliardi di euro.
D'altra parte le logiche operative del gruppo, interamente controllato dallo stato, rispondono anche a criteri politici di difficile valutazione alla luce dei soli valori patrimoniali. Inoltre Li Fanrong diventato numero uno del gruppo solo lo scorso agosto è un manager che viene dal settore petrolchimico, il business principale di Sinochem, meno avvezzo alle logiche delle imprese manifatturiere.
C'è tuttavia da considerare che la logica originale della partecipazione di Sinochem alla Pirelli, cioè di aprire al gruppo italiano l'enorme mercato automobilistico cinese, è tutt'altro che tramontata, soprattutto considerando la transizione verso l'auto elettrica, che impone un'evoluzione tecnologica anche al settore pneumatici. E la Cina, in questa fase, è il primo mercato al mondo per l'elettrico e per la ricerca legata a questa evoluzione.
Il secondo azionista di Pirelli alle spalle di Sinochem è Marco Tronchetti Provera, attuale vicepresidente esecutivo e ceo, con il 14,1%, mentre l'investitore statale cinese Silk Road Fund Co. controlla il 9%. Tronchetti Provera dovrebbe tuttavia lasciare gli incarichi esecutivi con la prossima assemblea degli azionisti, prevista a fine maggio, a Giorgio Luca Bruno, attuale deputy ceo del gruppo.
Il veicolo di investimento Camfin di Tronchetti Provera ha un patto parasociale con Sinochem e altri investitori Pirelli che tra l'altro definisce la governance della società. Pirelli comunicherà i risultati dell'intero anno per il 2022 il 22 febbraio. (riproduzione riservata)