MENU
Azienda Finanza

Stellantis si allontana dalla Cina, chiusa la jv con Gac per le Jeep

In gennaio Carlos Tavares, ceo del produttore italo-francese, aveva tentato di prendere il controllo della società che produce e distribuisce le Jeep, finora il marchio più venduto, salendo dal 50 al 70%, ma i cinesi hanno sbarrato la strada. In corso di scioglimento anche la relazione con Dongfeng


18/07/2022 12:58

di Francesca Gerosa - Class Editori

settimanale
Carlos Tavares, ceo di Stellantis

Fine della joint venture Gac-Stellantis. La quarta casa automobilistica più grande del mondo, nata dalla fusione tra Fca e Psa, ha annunciato la "risoluzione ordinata" della sua joint venture in perdita con la casa automobilistica cinese Guangzhou Automobile Group, costituita a marzo 2010 e che produce e distribuisce i prodotti Jeep in Cina.

Stellantis ha preso questa decisione dopo aver fallito nel tentativo di prendere il controllo della jv. Stellantis ha precisato che riconoscerà una svalutazione non monetaria di circa 297 milioni di euro nei risultati del primo semestre di quest'anno. «Il marchio Jeep continuerà a rafforzare la propria offerta in Cina con una più ampia gamma di veicoli d'importazione elettrificati, destinati a superare le aspettative dei clienti cinesi», ha assicurato la società.

Diverse joint venture tra case automobilistiche internazionali e partner locali sono sotto pressione in Cina dove la concorrenza è aumentata mentre i lockdown in risposta alla pandemia di Covid-19 hanno avuto un impatto anche sulla produzione e sulle vendite.

Stellantis a gennaio aveva annunciato l'intenzione di aumentare la sua partecipazione nella jv dal 50% al 75%, un piano non ben visto dalla sua controparte cinese. La stessa Stellantis ha spiegato che la fine della partnership è dovuta alla "mancanza di progressi" riguardo a quei piani. La Cina è sempre stata un punto debole per il gruppo guidato da Carlos Tavares che ha una quota di mercato nel Paese inferiore all'1%.

Oltre alla fine della joint venture con Gac, si sta sciogliendo anche il rapporto tra Stellantis e Dongfeng Motor, azionista di Stellantis con una quota del 3,6% del capitale. I due gruppi hanno stipulato un accordo relativo alle 99,2 milioni di azioni ordinarie di Stellantis possedute da Dongfeng, sendo cui Dongfeng potrà presentare di volta in volta un'offerta di vendita a Stellantis, di tutte o di una parte delle azioni in suo possesso. Stellantis avrà il diritto, ma non l'obbligo, di accettare tale proposta e di acquistare le azioni offerte alla media dei prezzi di chiusura per azione su Euronext Milano per il periodo di cinque giorni di negoziazione immediatamente precedenti la data dell'offerta.

Quindi, nel caso in cui Dongfeng decida di cedere una qualsiasi parte delle sue azioni ordinarie Stellantis attraverso un processo di accelerated book build (ABB), offrirà a Stellantis l'opportunità di intervenire come investitore principale in tale transazione, al prezzo di offerta risultante dal processo ABB.

Confermate, dunque, le indiscrezioni sulla volontà del gruppo cinese di uscire definitivamente dall'azionariato di Stellantis, dopo la cessione a settembre 2021 (1,2%) e lo scorso gennaio (1,1%). Qualsiasi acquisto di azioni ordinarie Stellantis da Dongfeng sarà effettuato in base all'autorità concessa dall'assemblea generale del 13 aprile, eventualmente rinnovata o estesa. Stellantis segnalerà al mercato l'eventuale accettazione di un'offerta da parte di Dongfeng e l'acquisto delle azioni offerte.

Da tempo il ruolo di Dongfeng nel gruppo Stellantis non è più strategico e l'uscita dal capitale che sarà raggiunta con l'esecuzione dell'accordo annunciato era prevedibile, a detta di un analista. Ai prezzi di oggi, in caso di riacquisto da parte di Stellantis, l'esborso sarebbe pari a circa 1,2 miliardi, un importo finanziabile da parte della società grazie all'ampia liquidità e significativa posizione di cassa netta, superiore a 20 miliardi.

Gli analisti sono tuttavia preoccupati per la difficoltà di Stellantis nel trovare una soluzione per aumentare la penetrazione del mercato cinese, il primo mercato al mondo. Circa la fine della joint venture Gac-Stellantis "è da verificare gli effetti di questa mossa a ulteriore dimostrazione delle difficoltà nell'identificazione di una soluzione per aumentare la penetrazione del mercato cinese", hanno scritto gli analisti di Equita Sim, ribadendo il rating buy e il target price a 19 euro sul titolo Stellantis. (riproduzione riservata)


Chiudi finestra
Accedi