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Storica quotazione sul listino di Londra del primo titolo cinese

Si tratta di una Global Depositary Receipts emessa dalla Huatai Securities di Nanchino. L'evento avvia il primo collegamento diretto tra i mercati cinese ed europeo e offre alla società cinesi l'opportunità di entrare in uno dei mercati dei capitali più maturi e influenti del mondo e alle società quotate a Londra di essere scambiate a Shanghai con un meccanismo analogo


18/06/2019 16:41

di Class Editori - Xinhua/Ceis

Lse
Il vice premier cinese Hu Chunhua (secondo d destra e il Cancelliere dello Scacchiere Philip Hammond (terzo da destra) al Lse alla cerimonia di lancio del nuovo titolo

Con l'avvio, lunedì, alla Borsa di Londra, delle contrattazioni sulle Global Depositary Receipts (Gdr) emesse dalla Huatai Securities di Nanchino,  nell'ambito di un programma di trading congiunto tra il London Stock Exchage e la Borsa di Shanghai, il mercato finanziario cinese fa un altro passo in avanti per aprirsi agli investitori internazionali.

La Huatai, la prima società cinese ad essere quotata in Gran Bretagna, ha prezzato i titoli emessi alla Borsa di Londra a 20,5 dollari l'uno, pianificando l'emissione di 75,01 milioni di di titoli, che potrebbero crescere in caso di  over-allotment, come è emerso dalla documentazione presentata alla Borsa di Shanghai.

«Questo programma dà l'avvio al primo collegamento diretto tra i mercati cinese ed europeo e ha offerto alla società l'opportunità di entrare in uno dei mercati dei capitali più maturi e influenti del mondo,» ha affermato Zhou Yi, il presidente della Huatai Securities.

«L'emissione dei Gdr faciliterà ulteriormente il nostro sviluppo negli affari internazionali e ci aiuterà a espandere la nostra presenza sui mercati internazionali».

Con il pieno esercizio dei titoli riservati all'over-alotment, la quotazione sarebbe la più grande avvenuta nel Regno Unito dal 2016 e la più grande offerta di GDRdal 2012, secondo JP Morgan, joint global coordinator, joint bookrunner congiunto e sole agent per la stabilizzazione sui titoli di Huatai Securities.

Il meccanismo messo a punto tra le due borse consentirà alle società quotate a Shanghai di essere trattate anche a Londra tramite dopo l'emissione di Gdr, mentre le società britanniche potranno emettere China Depositary Receipts (Cdr) sulla Borsa di Shanghai.

Inoltre, la Commissione che regola il mercato azionario cinese (Csrc) e l'Authority di controllo hanno annunciato l'istituzione di un sistema di quote per l'attività di conversione dei valori nelle fasi di avvio del programma.

Secondo il sistema, la quota per il business verso est è fissata a 250 miliardi di yuan (circa 36,26 miliardi di dollari ), mentre quella per il business diretto a ovest è pari a 300 miliardi di yuan.

«Il lancio del meccanismo segna un passaggio cruciale nell'apertura del mercato dei capitali in Cina ed è una parte importante della cooperazione tra Cina-Gran Bretagna nel settore finanziario», ha sottolineato la China securities regulatory commission.

JP Morgan ha definito l'avvenimento, una pietra miliare sia per la Cina che per il Regno Unito, e ha aggiunto che aiuterà ad ampliare le possibilità delle A-share cinesi, cioè le azioni a maggiore capitalizzazione, di raccogliere fondi sui mercati d’oltreoceano, nonché a fornire agli investitori internazionali un nuovo ingresso sul mercato finanziario della Repubblica popolare.

Il Shanghai-London Stock Connect rappresenta l’ultimo degli sforzi fatti dalla Cina per cercare di aprire il proprio mercato finanziario. Programmi simili di stock connect hanno già contribuito a collegare i mercati obbligazionari cinesi con quello di Hong Kong.

La Cina ha ampliato l’accesso ai capitali stranieri dei broker, dedicandosi alla promozione dell’internazionalizzazione del greggio, dei minerali ferrosi e del Pta sui mercati dei futures.

Nel frattempo, gli investitori globali stanno diventando sempre più ottimisti a riguardo della prospettiva che si sta delineando per il mercato cinese delle A-share. Do che il Msci, provider di indici globali, ha aumentato il peso degli indici delle A-share cinesi, ora anche la Ftse Russel sta pianificando di includere le stesse società tra i propri parametri di riferimento globali.

«Presto la Cina annuncerà una serie di misure destinate ad aprire ancora di più i mercati finanziari», aveva dichiarato Yi Huiman, presidente della Crsc, durante il recente Lujiazui forum svoltosi a Shanghai.

Queste misure includeranno alcuni emendamenti al programma Qualified Foreign Institutional Investors (Qfii) così come all’Rqfii, un regime denominato in yuan, e mireranno a facilitare la maggiore partecipazione estera nei mercati finanziari locali.

Allentando le restrizioni volte a limitare l’accesso delle banche straniere ai business dei fondi di investimento azionari, così come aprendo ulteriormente ai mercati dei futures, diventerà possibile anche per i fondi internazionali di private equity operare sul mercato di Hong Kong mentre le istituzioni finanziarie internazionali potranno programmare emissioni di Panda bond denominati in yuan.

«La Cina sta anche progettando di ampliare l’accesso degli investitori istituzionali esteri al mercato dei cambi e delle obbligazioni,» aveva preannunciato Yi.

 


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