Intesa Sanpaolo ha deciso di rafforzare l'operatività in Cina affidando dal primo gennaio il Progetto Cina a Rosario Strano, attualmente responsabile dell’Area di Governo Chief Operating Officer e membro del Board of Directors di Bank of Qingdao, di cui Intesa controlla il 15%. Strano è stato responsabile Risorse Umane e Organizzazione della Divisione International Subsidiary Banks.
Il progetto, secondo il piano d'impresa 2018-2021 del primo gruppo bancario italiano, ha l’obiettivo di predisporre un piano di ulteriore sviluppo delle attività n Cina garantendo il coordinamento interdivisionale delle iniziative di crescita nei settori
bancario, di advisory finanziario, assicurativo e di asset management.
In particolare il piano d'impresa per le attività nel mercato finanziario del Dragone, prevede l'espansione di Yi Tsai, Talento Italiano, una delle prime società che offre servizi di Wealth Management interamente controllate da un operatore internazionale in Cina.
L'avvio delle attività sta avvenendo nella zona pilota di Qingdao, ma il piano prevede l’espansione in 7 province attraverso filiali dedicate. "Dopo l'avvio dell'operatività a Qingdao, ci concentreremo sull'espansione in altre province della Repubblica Popolare con filiali dedicate grazie a partner di primario livello", aveva ricordato pochi giorni fa Carlo Messina, ceo di gruppo. "Vogliamo offrire alla clientela di alto profilo servizi di consulenza finanziaria finalizzati alla gestione e alla pianificazione del risparmio in ottica di lungo periodo".
Una recente ricerca di Bain ha appurato che la ricchezza privata in Cina era arrivata a 190 mila miliardi di yuan nel 2018 e dovrebbe toccare 200 mila miliardi entro la fine del 2019. In euro, sono 25.600 miliardi, di cui il 50%, ovvero 12.800 miliardi di euro, parcheggiati in conti correnti e fondi di liquidità, quindi con rendimenti molto modesti.
Dal punto di vista dei prodotti, l'offerta di Yi Tsai si basa in questa prima fase sulla vendita di fondi di investimento di Penghua, società di gestione collegata a Eurizon, ma la missione di Strano sarà anche quella di arricchire la palette con prodotti assicurativi.
Penghua, in particolare, dovrà rafforzare la sua capacità distributiva su piattaforme dirette senza però escludere accordi di partnership con operatori locali. Uno dei punti importanti della proposta del gruppo bancario italiano sarà il rafforzamento delle sinergie con Eurizon, in particolare con Eurizon Capital e con altre unità del gruppo per mettere a punto un'offeta rivoltra al segmento di clientela più ricca, i cosiddetti high net worth individual (HNWI), che in occidente sono considerati i possessori di almeno 1 milione di euro di patrimonio liquido investito. Gli HNWI in Cina, che detengono oltre 10 milioni di yuan a testa, sono circa 2,2 milioni.
In termini assoluti il progetto Cina nel piano d'impresa prevede nel medio termine l'espansione dell'attività in 50 province, mentre Penghua, di cui Intesa Sp è azionista al 49%, ha l'obiettivo di superare l'asticella dei 100 miliardi di dollari in gestione entro il 2021. (riproduzione riservata)