MENU
Azienda Finanza

Torna la Push Strategy di Sace con la Cina per aiutare l'export

Il crollo dell'export italiano verso il Dragone nei primi tre mesi ha spinto la finanziaria del Tesoro a organizzare un nuova operazione da 200 milioni di euro. Serviranno a finanziare l'acquisto di macchine e prodotti italiani da parte dei cinesi. Nel deal sono coinvolti Legend e JC Leasing, grandi player cinesi con proiezione globale


02/07/2024 15:36

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Michal Ron, Sace

Alla vigilia della missione del ministro Urso a Pechino, Sace, la controllata del Tesoro per il finanziamento all'export,  annuncia una nuova operazione di Push Strategy da 200 milioni di euro dedicata allo sviluppo di nuove opportunità di export Made in Italy in Cina per le imprese, in particolare pmi, che operano nelle filiere della meccanica strumentale, automotive, food & agriculture e chimica.

L`operazione vede Sace al fianco di Legend, uno dei maggiori gruppi privati cinesi, e in particolare di JC Leasing, società leader nel settore del leasing che offre servizi finanziari su misura per supportare l`acquisizione di attrezzature, macchinari, veicoli e altri beni.

Sace ha garantito un finanziamento complessivo da 200 milioni di euro, erogato da Hsbc in qualità di Global Coordinator, Intesa Sanpaolo (Divisione IMI CIB) e i giapponesi di Bank of Tokyo-Mitsubishi Ufj(MUFG), in qualità di mandated lead arrangers. L`operazione è finalizzata a massimizzare le opportunità di business per le imprese italiane, facilitandone l`accesso al mercato cinese attraverso attività di business matching che si svolgeranno in Italia dal 2 al 4 luglio.

La Push Strategy è il programma di Sace che offre alle aziende italiane un passaporto per i mercati internazionali, garantendo finanziamenti a controparti estere che si impegnano ad aumentare gli acquisti di beni e servizi dall'Italia.

JC Leasing, con una base clienti composta da circa 6.000 imprese, si è impegnata ad acquistare prodotti italiani, diversificando i mercati di approvvigionamento attualmente limitati a Germania, USA e Giappone. Inoltre, Legend Holdings Corporation, tramite la sua controllata Lenovo, primo produttore mondiale di computer desktop, ha già stabilito legami commerciali con l`Italia e intende espandere ulteriormente queste relazioni attraverso nuove opportunità di procurement.

«Siamo orgogliosi di lavorare al fianco di Legend e JC Leasing, grandi player cinesi con proiezione globale, supportandoli nella loro strategia di diversificazione e facendo da apripista alla crescita del Made in Italy in settori ad alto potenziale quali meccanica, automotive, agrifood e chimica», ha dichiarato Michal Ron, Chief International Officer di Sace. «La Push Strategy si conferma un`operatività strategica per creare nuove opportunità per l`export delle nostre pmi e rafforzare i rapporti di grandi buyer internazionali con l`Italia».

«Questo deal rappresenta un approccio innovativo alla diversificazione dei nostri canali di finanziamento,» ha dichiarato Li Yan, presidente di JC International Finance & Leasing. «È un passo cruciale per JC International Finance & Leasing Co. Ltd., in quanto apre la via a future collaborazioni con potenziali fornitori italiani, arricchendo così il nostro portafoglio di fornitori internazionali».

Quella annunciata oggi è la seconda operazione di push strategy lanciata in Cina, La prima risale a più di due anni fa quando il gruppo cinese Hengli, attivo in numerosi settori tra cui quello chimico, automotive, farmaceutico e tessile, nonché tra i maggiori produttori globali di poliestere, è stato beneficiario di un finanziamento di 150 milioni di dollari, erogato da Banco Bpm con Hsbc e garanzia Sace per l'acquisto da fornitori italiani di beni strumentali. 

L'operazione attuale oltre a essere di importo maggiore coinvolge direttamente intermediari finanziari cinesi consentendo il finanziamento di un più ampio spettro di operazioni commerciali e segnando una sorta di disgelo nei rapporti economici bilaterali dopo la vicenda Via della Seta. Nei primi tre medi di quest'anno l'export italiano in Cina che a fine 2023 era cresciuto di quasi il 20% su base annua, è precipitato riducendosi di quasi la metà, da 7,1 miliardi nel 2023 a 3,8 miliardi, secondo dati Ice.  (riproduzione riservata)


Chiudi finestra
Accedi