Diversi gestori temono che il continuo rallentamento dell'economia cinese potrebbe andare ad intaccare il recupero del mercato azionario USA. Nonostante le azioni di alcuni coossi, fra cui Apple e di Caterpillar, continuino a registrare una buona performance, il sentiment condiviso è che rimangano comunque vulnerabili alle oscillazioni tanto del mercato cinese quanto di altri.
Negli ultimi anni sono stati i timori legati alla Cina a pilotare diversi crolli di mercato piuttosto importanti. Ogni volta che il sistema finanziario del paese ha mostrato segni di instabilità, ha anche dato avvio a episodi di panico globale, creando grosse oscillazioni nei prezzi di azioni, beni e asset delle economie emergenti.
Alcuni osservatori ritengono che le cose possano essere persino peggiori di quanto non mostrino le statistiche. Secondo Leland Miller, fondatore dell'istituto di ricerca economica China Beige Book, i dati raccolti sulla performance di industrie interne al paese mostrano segni di debolezza in un gran numero di settori, da quello automobilistico a quello del lusso, fino alle catene di ristoranti.
Nonostante la loro fama di inaffidabilità, alcuni investitori hanno comunque preferito basarsi su statistiche ufficiali passate, alla ricerca di indicatori positivi che potessero giustificare un cauto ottimismo: nel 2018, il consumo di elettricità ha raggiunto il tasso di crescita più alto degli ultimi sei anni, trainato dalla richiesta del settore terziario. I dati dell'Ocse mostrano anche una crescita del 7,1% per la domanda interna, un punto percentuale in più rispetto all'anno precedente.
Gli analisti di Bernstein hanno osservato che, nonostante il tasso di crescita complessivo continui a tenere gli investitori in apprensione, i valori di consumo per il mercato cinese sono rimasti tendenzialmente stabili. In un anno i passeggeri delle compagnie aeree cinesi sono aumentati dell'8%, mentre le consegne per i corrieri espressi hanno guadagnato il 24% rispetto ai dodici mesi precedenti.
«Consumi, informatica, assicurazioni sulla vita e sanità dominano il nostro portafoglio sull'azionario cinese» ha spiegato Wolfgang Fickus, presente nel comitato Investimenti di Comgest, puntualizzando che «il nostro obiettivo e' quello di individuare delle società in grado di conseguire con una forte prevedibilità' una crescita dinamica degli utili perlomeno del 10% annuo in un arco di tempo di almeno cinque anni. Le societa' nelle quali investiamo si caratterizzano per la solida capacita' di autofinanziarsi, possiedono alte barriere all'ingresso e la capacita' di dettare i prezzi. Per questi motivi nel nostro portafoglio concentrato mancano le società del settore energetico, delle materie prime, del settore immobiliare e di quello bancario».