Gli investimenti diretti esteri in Cina sono diminuiti del 27,9% su base annua nei primi quattro mesi del 2024, scendendo a 360,2 miliardi di yuan (45,9 miliardi di euro). Lo ha riferto oggi il Ministero del Commercio di Pechino. Solo 58,5 miliardi di yuan (7,45 miliardi di euro) sono affluiti ad aprile, in calo rispetto agli 86,6 miliardi di yuan (11 miliardi di euro) di marzo e il valore mensile più basso registrato da novembre.
Il trend di diminuzione degli Fdi (foreign direct investments) si era già evidenziato un anno fa, e il 2023 si è chiuso con un calo dell'8% degli investimenti diretti esteri in yuan nella Cina continentale, tanto che lo scorso marzo il Consiglio di Stato, l'organo esecutivo del governo centrale, aveva annunciato una serie di misjure per allargare le maglie dei divieti per gli investitori esteri in Cina, a partire da una riduzione dei settori in black list.
D'altra parte è ancora troppo presto per capire se i provvedimenti adottati abbiano fatto effetto o meno. «Parte della debolezza degli investimenti diretti esteri in Cina potrebbe essere dovuta al rimpatrio degli investimenti da parte delle multinazionali estere», era l'analisi di Goldman Sachs di qualche tempo fa, e aveva aggiounto che anche i differenziali dei tassi di interesse della Cina rispetto ai Paesi sviluppati hanno avuto un ruolo. «Con i tassi di interesse più bassi in Cina e più alti altrove, è probabile che le pressioni sul deflusso di capitali persistano».
Un altro dato interessante sullo stato di salute del sistema finanziari cinese è venuto alla luce. Gli asset totali investiti nei fondi comuni di investimento in Cina hanno superato per la prima volta i 30mila miliardi di yuan (3.824 miliardi di euro), con gli investitori cinesi che sono alla ricerca di sbocchi per la loro liquidità in un momento di crisi del mercato immobiliare. L'ha reso noto l'Asset Management Association della Cina.
Gli asset netti combinati allocati nei fondi comuni d'investimento erano pari a 30.780 miliardi di yuan (3.924 miliardi di euro) alla fine di aprile, un aumento del 5,4%, ovvero 1.580 miliardi di yuan (201,4 miliardi di euro), rispetto al mese precedente. Questi asset sono gestiti da 148 gestori di fondi comuni, tra cui 51 interamente di proprietà di investitori stranieri o joint venture. (riproduzione riservata)