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Apple si allarga nel mercato indiano con il nuovo iPhone 14

La casa di Cupertino sta tentando di diversificare la produzione, riducendo il peso delle fabbriche cinesi e creando nuove linee nel subcontinente e in Vietnam. Ma ci sono problemi con i fornitori per il rispetto degli standard di sicurezza e privacy


23/08/2022 15:45

di Emma Bonotti - Class Editori

settimanale
Il prototipo del nuovo iPhone

Apple inizierà a produrre il nuovo iPhone 14 anche in India, con un ritardo di circa due mesi dal lancio del prodotto in Cina. L'azienda di Cupertino punta così a ridurre il gap tecnologico tra le due potenze asiatiche, senza però chiuderlo del tutto. Il risultato è un traguardo dato che, come ha sottolineato Bloomberg, nei casi precedenti il ritardo arrivava anche a nove mesi.

In futuro, secondo Ming-Chi Kuo, l'analista di Tf International Security Group, Apple potrebbe arrivare a esportare l'iPhone contemporaneamente da entrambi i Paesi, raggiungendo l'obiettivo di lungo termine di diversificare le proprie forniture.

L'azienda taiwanese Foxconn sta lavorando su un progetto che le consentirebbe di esportare i componenti nello stabilimento indiano alle porte di Chennai per assemblare lì il nuovo smartphone. Un obiettivo ambizioso per il lancio dei primi iPhone 14 non Made in China potrebbe essere le feste di Diwali, al via il 24 ottobre.

Oltre ad affermarsi come centro di assemblaggio e produzione, con i suoi 1,4 miliardi di abitanti l'India è sulla scia per diventare un promettente mercato per i prodotti del gruppo.

L'allontanamento di Apple da Pechino fonda le sue radici nel 2017 con le prime collaborazioni con i partner indiani. Negli ultimi anni, Vietnam e India sono diventati punti di riferimento per la fabbricazione e l'assemblaggio dei prodotti della Mela.

L'esperienza vietnamita di Apple è incominciata con le AirPods, la cui produzione è stata avviata nel 2020. Un'insolita coincidenza: la catena di assemblaggio degli auricolari ha lasciato la Cina proprio mentre l'ex presidente americano Donald Trump inaspriva i rapporti commerciali con Pechino.

Due anni dopo, con Shangai bloccata dalle restrizioni zero-Covid, Apple ha di nuovo colto l'occasione per intensificare la fabbricazione di iPad in Vietnam. Secondo il quotidiano giapponese Asia Nikkei, la cinese Byd è stata la prima ad assistere al trasferimento.

Solo due settimane fa la rivista nipponica ha annunciato che la cinese Luxshare Precision e la taiwanese Foxconn, storici fornitori di Apple, hanno iniziato a testare la fabbricazione dell'orologio smart in uno stabilimento nel nord del Vietnam con l'intenzione di spostare per la prima volta parte della produzione fuori dalla Cina.

L'azienda di Cupertino avrebbe chiesto alle società di lanciare una linea di produzione dei laptop della Mela in Vietnam, incontrando però diverse difficoltà nel trasferimento su larga scala dovute alle strozzature delle catene di approvvigionamento, più lunghe di quella degli altri prodotti della casa, e ai ritardi causati dalle quarantene.

Restringere il divario tecnologico tra Cina e India porta dei rischi per l'azienda di Cupertino. Apple pone molta attenzione a non rilasciare dettagli sui nuovi prodotti prima che siano lanciati sul mercato e pretende che i suoi fornitori rispettino un elevato standard di privacy. Foxconn è passata alla storia per i controlli stringenti nei suoi stabilimenti, procedure difficili da esportare all'estero. (riproduzione riservata)


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