L’automazione made in Modena convince anche in Cina. Esautomotion, che ha partecipato con un suo stand all’edizione 2020 del China International Industry Fair (CIIF), a Shangai, è tornata a Carpi, dove ha sede, con nuovi importranti ordini in portafoglio e un ricco bottino di relazioni.
CRRC Corporation Limited, il maggior produttore di materiale rotabile ferroviario al mondo che aveva già sperimentato il sistema CNC (componentistica meccatronica ad alta precisione per macchine industriali) a 5 assi di Esautomotion e la testa laser 5AH ha manifestato l’interesse ad adottare i prodotti dell'azienda di Carpi su tutte le loro macchine da taglio laser. Golden Arrow Water Jet Equipment Manufacturing ha deciso di acquistare l’intera catena cinematica per le macchine waterjet che verranno utilizzate per la produzione di componenti di Tesla.
Yawei Wuxi, il maggior produttore cinese di macchine pressopiegatrici e già importante cliente del gruppo italiano, ha scelto il CNC VIS-640 Esautomotion per l’equipaggiamento anche delle loro macchine della linea waterjet destinate allo stabilimento cinese di BMW.
«Essere al CIIF 2020 ha un significato particolare, che va al di là dell’ambito strettamente commerciale, perché la Cina si sta riprendendo velocemente dalla crisi determinata dal Covid-19. Con la partecipazione al CCIF di quest’anno vogliamo dare un forte segnale di presenza alla nostra clientela e all’intero mercato locale, cogliendo anche l’occasione per mostrare in anteprima mondiale la nuova serie VIS-800», ha spiegato Paolo Borelli, direttore di Esautomotion Trading Shanghai Co. Ltd.
Esautomotion China è a tutti gli effetti un’azienda cinese con un cervello italiano, a differenza dei suoi maggiori concorrenti europei. «Il nostro punto di forza esclusivo è di combinare l’eccellenza qualitativa e la credibilità di una grande impresa europea, fortemente internazionalizzata e leader nei sistemi CNC avanzati, con il vantaggio competitivo della produzione made in China», ha insistito Borelli.
«I tecnici e gli ingegneri che lavorano con noi sono cinesi mentre il software applicativo turn key è stato messo a punto a Carpi: questo si traduce in una perfetta comprensione della complessa realtà cinese e in una migliore soddisfazione delle esigenze dei clienti», ha concluso.
Esautomotion è focalizzata a livello internazionale nello sviluppo, produzione e vendita di sistemi CNC integrati e di nuova generazione impiegati nel taglio e piegatura della lamiera, nel taglio e nella lavorazione del marmo, nelle lavorazioni del legno.
A Shanghai, la società ha presentato in anteprima mondiale la nuova linea prodotti CNC-VIS-640 e 800, con la rinnovata Human Interface a 3 dimensioni, la gamma di schermi GlassOnly Full-Touch e l’evoluzione Full Digit Ethercat.
«Il mercato cinese è altamente strategico per il suo enorme potenziale e riveste un ruolo prioritario nelle nostre strategie di sviluppo», ha spiegato Andrea Senzolo, World Sales Manager di Esautomotion, uno dei due fondatori e soci insieme a Franco Fontana.
Il settore delle macchine per il taglio e la lavorazione della lamiera in Cina è letteralmente esploso nel giro di pochi anni, sfruttando l’eccezionale tasso di crescita dell’industria manifatturiera: in 7 o 8 anni è passato da 0 a oltre 25.000 macchine prodotte. Da qui la decisione di Esautomotion di aprire una filiale diretta in Cina, per gestire non solo le attività commerciali ma anche per produrre in loco i CNC.
«Abbiamo appena ultimato il concentramento di tutte le attività, vendite, produzione e assistenza tecnica, in un’unica nuova sede a Shangai, in modo da ottimizzare l’efficienza interna e garantire un servizio ottimale alla clientela», ha spiegato Senzolo.
Esautomotion ha promosso, attraverso Esautomotion Trading, la costituzione in Cina di una jv, con sede nella Shanghai-Pudong New Area, tra Sangalli Servomotori e BGM Elettronica, già fornitori di Esautomotion in Italia, per avere una produzione locale di alta qualità con tecnologia europea.
Esautomotion ha chiuso il primo semestre con ricavi pari a 8,2 milioni di euro in calo del 15,7% rispetto al 30 giugno 2019 per effetto del blocco produttivo causato dalla pandemia durante il secondo trimestre, ma in linea con i principali operatori del settore tra cui Fanuc, leader mondiale del mercato dei Computer Numeric Control che ha registrato un calo del 16%.
La contrazione dei ricavi è stata più accentuata in Italia e nel resto d’Europa, parzialmente compensata dalla crescita in Cina e Turchia. Nel 2019 la società, le cui azioni sono quotate al listino Aim della Borsa di Milano, aveva fatturato 18,5 milioni di euro in linea con il 2018.