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Esautomotion sale in Cina nelle macchine utensili d'alta gamma

Rifornirà con i suoi sistemi a controllo numerico il primo produttore cinese di macchine speciali, un gruppo quotato a Shenzhen che produce 2 mila macchine all'anno e ne esporta il 30%. L'azienda di Carpi, quotata all'Aim, fondata da Franco Fontana e Gianni Senzolo, ha fatturato nel 2018 18 milioni di euro con un ebitda margin del 30%


20/05/2019 18:28

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

franco
Franco Fontana, presidente e maggior azionista di Esautomotion

Il raddoppio del fatturato in Cina nel 2018 ha aperto la strada ad Esautomotion, fra i leader mondiali dei sistemi a controllo numerico per macchine utensili, all’acquisizione del più grande cliente a livello mondiale che opera nelle macchine industriali speciali (pressopiega, laser e punzonatrici), un gruppo cinese quotato alla borsa di Shenzhen.

«Il nome è per il momento riservato perché i cinesi vogliono comunicare l'accordo in una loro grande convention, facendo leva sull'effetto sorpresa,» ha spiegato a Milano Finanza Franco Fontana, presidente e maggiore azionista (39%) di Esautomotion, che ha contribuito a fondare insieme all'attuale ceo, Gianni Senzolo, azionista al 30%.

La società cinese è un colosso che produce 2 mila macchine (1.200 Pressopiega, 400 Laser,400 Punzonatrici), ed esporta già il 30% della sua produzione al di fuori della Cina, con importanti obiettivi di crescita sul mercato cinese e mondiale.

Per la piccola, 18 milioni di fatturato nel 2018, ma tecnologicamente all'avanguardia e redditizia, società di Carpi il nuovo cliente è destinato a rivoluzionare i numeri del gruppo sul mercato cinese, dove nel 2018 ha venduto per circa 3 milioni di euro. Il gruppo cinese che nei prossimi 12 mesi, acquisterà sistemi da Esautomotion per circa 1 milione di euro, ha sostituito le forniture italiane con quelle di fornitori storici, uno europeo ed uno cinese. L’accordo è già operativo avendo terminato con successo un lungo periodo di test sul campo.

«La storia del corteggiamento da parte di Esautomotion di questo importante Cliente inizia 8 anni fa quando, approcciando il mercato cinese, abbiamo iniziato dai primi costruttori che si affacciavano sui mercati dell’export in occidente. Esautomotion iniziava a vendere ed acquisire questi clienti principalmente per la quota di macchine più sofisticate,» ha spiegato Senzolo

«Abbiamo continuato ad incontrarci in modo sistematico con i grandi clienti cinesi, certi del fatto che anche questi prima o poi avrebbero iniziato ad elevare sia la quota di export che il livello tecnologico, confidando nella bontà delle nostre soluzioni di automazione in termini qualitativi, di referenze mondiali e di competitività. Lo scorso anno alla Fiera Euroblech di ottobre in Germania siamo stati visitati dapprima da una delegazione tecnica e poi dal Presidente di questa società che ci ha semplicemente detto: adesso è arrivato il momento di lavorare insieme,»ha raccontato Senzolo.

In Italia Esautomotion fornisce i suoi sistemi a gruppi leader mondiali nei rispettivi settori, tra cui Scm, per le macchine che lavorano sul legno, e Prima, nelle macchine laser. Il gruppo sta investendo molto sugli Stai Uniti e nelle economie emergenti, Turchia, dove ha giù acquisito una buona quota di mercato, India e Corea. «Ma la guerra delle macchine utensili si vince in Cina,» ha spiegato Fontana, che conosce molto bene quel mercato perché per un lungo periodo della sua vita è stato dealer per l'Italia di MTG uno dei colossi cinesi nelle macchine utensili.

Fontana ha visto per tempo che la produzione di macchine utensili, in cui l'Europa è tradizionalmente leader, si andava spostando verso i mercati asiatici e la Cina in particolare, e in questa direzione si è mosso quando ha fondato la sua azienda, stabilendo una base produttiva nel mercato del Dragone.

 

«Prevediamo un 2019 in crescita nonostante i primi segnali di una recessione nel mercato mondiale» ha spiegato ancora Senzolo. Esautomotion ha chiuso il 2018 con ricavi in crescita del 18,5% a/a a 18,476 milioni di euro, un Ebitda adjusted a 5,305 milioni (+15,3%) e un utile netto adjusted a 3,194 milioni (+30%). La posizione finanziaria netta consolidata presentava a fine dicembre un saldo di cassa positivo di 7,656 milioni, comprensivo dei proventi derivanti dall'aumento di capitale relativo all'Ipo del luglio 2018. Il patrimonio netto era pari a 15,223 milioni. Sono numeri che proiettano la redditività del gruppo (ebitda margin) al 30%, un livello di eccellenza, che si accompagna alla capacità di cassa per finanziare acquisizioni.

Le azioni erano state collocate sul mercato a 2,9 euro, richiamando una domanda di quattro volte superiore all'offerta, per un 40% proveniente da investitori esteri. Attualmente il titolo quota intorno a 3 euro.

 

«Innovazione, crescita, sviluppo internazionale, nuove aree applicative, allargamento della gamma prodotti sono le linee guida del nostro gruppo. Contiamo di rafforzare la leadership di Esautomotion nei nostri mercati di riferimento,» ha promesso Senzolo, rivelando che la redditività
sugli investimenti effettuati continua a mantenersi al di sopra del 50% annuo, garantendo un return on equity tra i più levati del listino.

 


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