H&M riprende le vendite e-commerce in Cina, dopo più di un anno, tramite la piattaforma gestita da Alibaba group. Secondo quanto riporta l'agenzia MF-Dow Jones, il marchio di moda svedese fa il suo ritorno nel territorio cinese dopo che era stato virtualmente cancellato dall'Internet locale per aver espresso preoccupazioni circa il lavoro forzato nella regione dello Xinjiang. Nel corso di questo mese, gli utenti cinesi hanno notato che il negozio ufficiale di H&M su Tmall, una delle piattaforme di e-commerce di punta gestite da Alibaba group holding, era nuovamente attivo. Nonostante il ritorno, non è stato fornito alcun motivo per la riapertura e le aziende non hanno rilasciato commenti.
Nel marzo 2021, H&M è diventato il manifesto del conflitto tra le aziende occidentali e le condizioni dei lavoratori della regione nord-occidentale dello Xinjiang. Nel 2020, infatti, il rivenditore fast fashion aveva rilasciato una dichiarazione in cui esprimeva preoccupazione sulle notizie sul lavoro forzato e sulle discriminazioni delle minoranze etniche. Al tempo aggiunse di non aver contratti di fornitura con la regione e che il lavoro forzato nella sua catena di approvvigionamento era rigorosamente vietato. La posizione dell'azienda svedese ha scatenato le ire degli utenti cinesi dei social media, che hanno minacciato di boicottare il marchio, cancellandolo così dalle principali app, siti di e-commerce e mappe dell'intero territorio cinese. La Cina ha definito le accuse di lavoro forzato delle «menzogne maligne» e ha descritto le sue operazioni nello Xinjiang come misure necessarie per combattere il terrorismo e proteggere la sicurezza nazionale. (riproduzione riservata)