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Il capo di Nvidia a Pechino ricevuto ai vertici del governo

Nella capitale Jensen Huang, co-fondatore e ceo della gruppo californiano nel mirino dell'amministrazione Trump per le forniture di microchip alla Cina ha incontrato oltre a He Lifeng, vice primo ministro e membro dell'Ufficio politico del Pcc, anche il numero uno di DeepSeek, la rivelazione cinese nell'AI


18/04/2025 11:42

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Jensen Huang, ceo di Nvidia

Grandi manovre sul fronte della guerra tecnologica tra Cina e Stati Uniti sono in corso all'ombra dei dazi minacciati dall'amministrazione trump. Giovedì, Jensen Huang, uno dei tre co-fondatori amministratore delegato di Nvidia, il gruppo di Santa Clara (California) al vertice delle tecnologie per applicazioni di Ai, si è recato a Pechino qualche ora dopo che l'amministrazione Trump ha introdotto nuovi divieti all'esportazione dei suoi chip H20 citando la sicurezza nazionale, provocando un crollo del 7% del prezzo delle azionidella società.

Nella capitale cinese, Huang è stato ricevuto lo stesso giorno dal vice primo ministro cinese He Lifeng, che è anche membro dell'Ufficio politico del Comitato centrale del Partito comunista cinese. He, secondo fonti di Xinhua, ha dichiarato che il mercato cinese ha un enorme potenziale di investimento e di consumi, e che la trasformazione e l'aggiornamento industriali stanno accelerando.

«Il mercato cinese presenta il miglior scenario di applicazione per il nuovo ciclo di rivoluzione tecnologica e trasformazione industriale, ed è sempre stato un terreno fertile per le imprese finanziate dall'estero affinché investissero e commerciassero», ha assicurato He all'imprenditore americano di origine cinese.

He, secondo le stesse fonti, ha fatto una vera e propria apertura di credito al ceo di Nvidia. «La Cina accoglie con favore un maggior numero di imprese finanziate dagli Stati Uniti, tra cui Nvidia, per coltivare a fondo il mercato cinese e dimostrare appieno i propri vantaggi e capacità industriali in Cina, guadagnando così una posizione di vantaggio nella competizione globale», ha dichiarato He.

Huang, dal canto suo, ha espresso ottimismo sulle prospettive economiche della Cina e la volontà di continuare ad approfondire la presenza nel mercato cinese e a svolgere un ruolo attivo nella promozione della cooperazione economica e commerciale tra Stati Uniti e Cina.

Nella sua visita a Pechino Hang ha incontrato anche Ren Hongbin, capo del China Council for the Promotion of International Trade, al quale ha detto che spera "di continuare a cooperare con la Cina".

Il terzo incontro importante che il ceo di Nvidia ha avuto nella capitale cinese è stato quello con Liang Wenfeng, il fondatore di DeepSeek, per discutere di nuovi progetti di chip per l'azienda di AI che lo scorso gennaio ha scatenato un vera rivoluzione tra gli addetrti ai lavori mettendo online un chatbot di intelligenza artificiale apparentemente molto più avanzato dei rivali esistenti, ma sviluppato con un investimento di gran lunga inferiore.

Secondo fonti di mercato Hang e Liang avrebbero parlato delle possibilità di sviluppare una collaborazione senza fare fatto scattare i nuovi divieti statunitensi. Nvidia, infatti, è sotto pressione non solo da parte degli investitori per le possibili restrizioni alle sue esportazioni, ma anche dalla commissione Cina della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti che sta conducendo un'inchiesta sulle possibili violazioni di forniture di chip Ndivia a DeepSeek .

Le restrizioni imposte dagli Stati Uniti sulle forniture tecnologiche alla Cina e i dazi sulle importazioni dall'estero hanno applicato un'enorme pressione sull'industria tecnologica e le azioni di Nvidia sono tra le tante del settore ad aver subito forti cali nelle ultime settimane. Trump ha anche minacciato tariffe separate sull'industria globale dei semiconduttori, nel tentativo di portare le basi produttive sul suolo statunitense. (riproduzione riservata)


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