MENU
Azienda Information Technology

La cinese Smic (chip) segna una crescita record nel trimestre

Il balzo del fatturato è stato vicino al 20%, uguagliando quello della taiwanese Tmsc, leader assoluto di mercato con una quota del 60%, mentre i coreani della Samsung sono al 13% e i cinesi al 6%. Gli americani, con l'eccezione di Nvidia che ha triplicato le vendite nel primo trimestre, stanno perdendo quote


23/05/2024 18:20

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Zhao Haijun, co-ceo di Smic

Smic, il più grande produttore di chip cinese, ha riportato 1,75 miliardi di dollari di ricavi nel primo trimestre, in crescita del 19,7% su base annua, conquistando il titolo di terza fonderia più grande al mondo. È quanto emerge dall'ultimo report pubblicato da CounterPoint Research, che rileva al primo posto sul podio Tsmc, Taiwan Semiconductor Manufacturing Company, con una quota di mercato del 62% nel trimestre, seguita da Samsung Foundry con il 13% e Smic con il 6%, appena sopra a United Microelectronic Corporation (6%) e GlobalFoundries (5%).

«I risultati trimestrali di Smic hanno superato le aspettative del mercato e l'azienda si è assicurata per la prima volta la terza posizione nella quota di mercato dei ricavi della fonderia nel primo trimestre del 2024, mentre inizia la ripresa della domanda in Cina, comprese le applicazioni CIS, PMIC, IoT e DDIC», si legge nel report.

La società produce chip per diverse applicazioni, dalle auto agli smartphone, ma anche pc e tecnologie IoT. Il management prevede che nel secondo trimestre il fatturato aumenterà tra il 5% e il 7% rispetto ai tre mesi precedenti, trainato da una domanda sostenuta. Secondo i dati della società di consulenza tecnologica Omdia, la Cina consuma quasi il 50% dei semiconduttori mondiali poiché è il più grande mercato di assemblaggio di dispositivi di consumo. Smic, da parte sua, ha un ruolo chiave nei piani di Pechino di ridurre la dipendenza dalla tecnologia straniera, oltre che essere bersaglio delle sanzioni statunitensi che le hanno limitato enormemente l'accesso a tecnologie made in Usa.

Nel settore gli altri grandi produttori mostramo risultati variegati. Tra chi sta crescendo bene si segnala il leader del settore Tmsc che ha riportato un aumento del fatturato del 19,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, raggiungendo  19,3 miliardi di dollari. L'utile netto è cresciuto del 16,1%, attestandosi a 7,3 miliardi di dollari. La crescita è stata trainata dalla forte domanda di chip avanzati per dispositivi mobili e data center.

L'altra star del momento è l'americana Nvidia che ha triplicato ilfatturato trimestrale, raggiungendo i 20,37 miliardi di dollari, grazie al boom dell'intelligenza artificiale. L'utile netto è cresciuto di oltre il 400%, attestandosi a 11,38 miliardi di dollari.

Tra chi sta perdendo quote c'è l'americana Intel, che ha segnalato una diminuzione del fatturato trimestrale del 36% rispetto all'anno precedente, totalizzando 11,7 miliardi di dollari. Tuttavia, l'azienda ha registrato un utile netto di 3 miliardi di dollari, mostrando segni di ripresa grazie ai progressi nei nuovi processi di produzione.

Anche AMD, Advanced Micro Devices, ha registrato un fatturato in calo, 5,35 miliardi di dollari, -6% rispetto all'anno precedente. Tuttavia, l'utile netto è aumentato del 28%, raggiungendo 1,1 miliardi di dollari, grazie alla crescente domanda di processori per data center e GPU per gaming. L'italo-francese STMicroelectronics, con un fatturato di 3,4 miliardi di dollari per il primo trimestre del 2024, è quella con il calo più vistoso, -18% a/a, soprattutto a causa della debolezza del settore auto, secondo l'azienda. (riproduzione riservata)
.


Chiudi finestra
Accedi