MENU
Azienda Information Technology

Trattative Tencent-Meta per portare in Cina i visori per la realtà virtuale

Secondo fonti americane l'interesse di Tencent sarebbe di fare cassa in una fase di stanca del mercato dei videogiochi mentre per il gruppo di Zuckerberg si tratterebbe di rimettere un piede nel mercato cinese, dopo che Facebook è stato bloccato nel 2009


21/02/2023 16:30

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Ma Huateng, detto Pony Ma, numero 1 di Tencent

Tencent Holdings sta valutando una collaborazione con Meta Platforms, attraverso la quale vorrebbe introdurre nel mercato cinese i visori Quest per la realtà virtuale. Per Tencent, questa partnership sarebbe un'opportunità per fare cassa; per Meta, un'occasione per accedere a un mercato che finora l'ha parzialmente respinta.

Tencent, il maggiore produttore di videogiochi della Cina, ha proposto alla società di Mark Zuckerberg di diventare il fornitore esclusivo dei visori Quest 2 nel mercato cinese. La società, secondo quanto riporta il Wsj, avrebbe anche adattato delle versioni cinesi di videogiochi già esistenti per consentirne l'utilizzo con i visori VR di Meta.

Le trattative tra le due aziende risalgono all'ultima settimana e sono ancora in fase preliminare. Tra le questioni da affrontare vi sono la gestione dei dati degli utenti, l'impatto delle condizioni macroeconomiche globali in una potenziale collaborazione e l'eventualità che un accordo tra due colossi del settore tecnologico, uno con sede negli Stati Uniti e l'altro in Cina, possano attirare l'attenzione degli esecutivi di Washington e Pechino. Oltre alle rigide norme cinesi sull'utilizzo dei videogiochi.

In Cina, infatti, le aziende di videogiochi devono chiedere l'approvazione del governo per poter addebitare ai giocatori i costi di un nuovo gioco, ma i giochi VR rimangono a oggi una zona grigia. Un elemento non meno importante è il giro di vite del governo per combattere la dipendenza dai videogame, che ha tolto la possibilità ai giovani sotto i 18 anni di giocare in modo illimitato. Dal 2021, i minorenni in Cina possono giocare un'ora al giorno solo nel fine settimana e nei giorni festivi ufficiali. Un panorama che potrebbe avere un impatto anche per il mercato degli hardware per la realtà aumentata.

Attualmente, gli headset di Meta per la realtà virtuale e le sue app non sono disponibili in Cina, ma gli utenti possono acquistarle attraverso flussi di importazione paralleli su piattaforme di e-commerce come Taobao di Alibaba e Jd.com. Possono anche configurare i visori e scaricare le app attraverso reti private che aggirano il Great Firewall cinese, la barriera virtuale innalzata dal governo cinese per il controllo dei contenuti.

L'accordo, se dovesse andare in porto, rappresenterebbe un traguardo significativo per Meta, che fatica a inserirsi nel mercato cinese da quando l'esecutivo di Pechino ha bloccato Facebook nel 2009. Dopo il blocco, Meta ha continuato a operare in Cina concentrandosi principalmente sul business pubblicitario, nel tentativo corteggiare gli inserzionisti cinesi che si rivolgono a consumatori al di fuori del Paese.

Per Tencent, invece, la potenziale partnership potrebbe garantire nuove fonti di guadagno che andrebbero a compensare il rallentamento delle vendite di videogiochi e pubblicitarie. La scorsa estate, la società cinese ha creato un team dedicato alla realtà virtuale e alla realizzazione di hardware VR, ma l'attività stava bruciando cassa senza dare frutti, motivo per cui l'azienda ha deciso di operare dei tagli e offrire a molti dei 300 dipendenti del team di passare ad altre divisioni aziendali. (riproduzione riservata)


Chiudi finestra
Accedi