La Germania ha chiuso l'intesa sull'ingresso della impresa statale cinese Cosco nel porto di Amburgo. Lo scrive la Dpa. Stando alle indiscrezioni trapelate ieri, il gruppo acquisirebbe una partecipazione del 24,9% di uno dei quattro terminal. Una quota quindi sotto il 25% e lontano dall'iniziale 35% previsto.
All'interno del governo guidato dal cancelliere Olaf Scholz si erano create frizioni sull'operazione. In particolare il ministro dell'Economia, il verde Robert Habeck, aveva sollevato obiezioni sull'opportuità di vendere a una società cinese una quota di una infrastruttura strategica.
A settembre dello scorso anno Cosco si era accordata per il 35% delle quote detenute da Hhla nel Container Terminal Tollerort di Amburgo. Il colosso tedesco si aspettava che l’intesa “rafforzi le relazioni con il suo partner cinese, così come la pianificazione a lungo termine per il Container Terminal Tollerort e la capacità e l’occupazione nel porto di Amburgo”. Con la quota di minoranza di Cosco, spiega una nota, “Ctt diventerà un hub privilegiato in Europa, il che significa che sarà il punto di trasbordo preferito per Cosco, dove si concentreranno i flussi di merci”.
Il Ctt è uno dei tre terminal container di Hhla nel porto di Amburgo, a sua volta il più importante hub per i commerci tra Europa e Cina. Circa un terzo dei container che transitano per l’infrastruttura arriva dalla Repubblica popolare o vi è destinato. Il terminal, spiega il sito specializzato Shipping Italy, resterà aperto anche a compagnie terze, dispone di quattro banchine, 14 gru a portale per container (con possibilità di operare navi fino a oltre 20mila Teu di portata) e di un parco ferroviario di cinque binari per il collegamento con la rete tedesca ed europea. (riproduzione riservata)