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Azienda Infrastruttura

Volkswagen, impianti a pieno regime in Cina solo a fine maggio

Il ceo Herbert Diess ha escluso la possibilità di una separazione della divisione dedicata ai motori a combustione e del business dei veicoli elettrici


04/05/2022 11:30

di Mauro Romano - Class Editori

Auto
Herbert Diess, ceo di Volkswagen

Volkswagen prevede la riapertura a pieno regime degli impianti in Cina entro fine maggio. Nel commentare i risultati trimestrali, il ceo Herbert Diess ha escluso la possibilità di una separazione della divisione dedicata ai motori a combustione e del business dei veicoli elettrici, aggiungendo che il gruppo prevede di riaprire a pieno regime gli impianti in Cina entro la fine di questo mese, di supportare le operazioni con misure per abbattere i costi crescenti, e di espandersi nel mercato statunitense con un focus sulle auto elettriche.

Il gruppo intanto ha confermato la guidance per l'anno fiscale 2022 nonostante le difficoltà nelle catene di approvvigionamento e le sfide nel mercato automotive.

Nel dettaglio, la casa automobilistica tedesca ha confermato che prevede una crescita del fatturato tra l'8% e il 13% rispetto all'anno precedente nel 2022, con un ritorno operativo sulle vendite tra il 7% e l'8,5%.

"Ciononostante, non è ancora possibile valutare in modo definitivo gli effetti specifici degli ultimi sviluppi del conflitto russo-ucraino o gli effetti della pandemia di Covid-19 sulle operazioni del gruppo Volkswagen e sull'economia mondiale, nonché la crescita del settore nell'anno fiscale 2022", ha commentato l'azienda.

Come riportato ad aprile, l'utile operativo del primo trimestre, escludendo le voci straordinarie, è salito a 8,45 miliardi di euro, rispetto ai 4,81 miliardi di euro registrati un anno prima, con un ritorno operativo sulle vendite che è salito dal 7,7% al 13,5%.

I ricavi del trimestre si sono attestati a 62,74 miliardi di euro, a fronte dei 62,38 miliardi di euro registrati l'anno precedente, mentre l'utile after-tax è passato da 3,41 a 6,72 miliardi euro.

La società ha dichiarato di essere stata in grado di mitigare gli effetti della carenza di semiconduttori e cablaggi spostando le risorse e prevede che la carenza di chip si attenuerà nella seconda metà dell'anno.

A proposito della performance, il management del marchio Volkswagen ha sottolineato che l'azienda sta affrontando sfide geopolitiche, nonché gli effetti dei lockdown in Cina per frenare il Covid-19 e dell'impennata dei prezzi dell'energia e delle materie prime.

Il brand ha registrato un fatturato di 14,9 miliardi di euro nel primo trimestre, contro il risultato di 17,6 miliardi contabilizzato nello stesso periodo del 2021, e ha confermato l'obiettivo per il 2023 di raggiungere un ritorno operativo sulle vendite del 6%.

Il cfo, Arno Antlitz, ha aggiunto che il gruppo continua ad avere tra i propri obiettivi la quotazione in Borsa di Porsche Ag nel quarto trimestre di quest'anno. I proventi dell'operazione verrebbero utilizzati per accelerare la trasformazione. (riproduzione riservata)


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