Lo scorso gennaio la Cina è stata il principale motore di crescita a livello globale della Bmw, che nel mercato del Dragone ha venduto 63.135 veicoli, il 15,5% in più del gennaio 2018, un record.
Gran parte della performance positiva è dovuta alla piena disponibilità della Serie 5 e della X3 prodotte in loco. Invece, come previsto, i rinnovamenti significativi dei modelli negli Stati Uniti hanno comportato un calo delle vendite (-6,3% a/a a 20.559 unita).
Trainato dalle vendite in Cina, che rappresentano oltre il 37% del totale del mese, il fatturato della casa tedesca è cresciuto anche se di poco a livello globale segnando a gennaio un +0,5% a quota 170.463 veicoli delle tre marche premium del portafoglio, Bmw, Mini e Rolls-Royce.
«Nonostante le difficili condizioni del mercato in tutto il mondo, abbiamo ancora aumentato le vendite», ha spiegato Pieter Nota, membro del consiglio di amministrazione di Bmw AG e responsabile delle vendite e del marchio Bmw, « e ci aspettiamo una leggera crescita nel 2019, anche se il rinnovamento del modello della Serie 3, il più venduto di sempre, avrà un impatto sulle vendite nel primo trimestre. La crescita sarà guidata principalmente dalla piena disponibilità della X5».
In gennaio sono cresciute anche le vendite dei veicoli elettrici, e Bmw prevede che entro la fine di quest’anno il numero di veicoli elettrici del gruppo sulle strade di tutto il mondo ammonterà a oltre mezzo milione. Le vendite complessive dei veicoli elettrici del gruppo Bmw sono aumentate dell'1,4% rispetto a gennaio dello scorso anno, a 7.234 unita. L'incremento è stato raggiunto nonostante la disponibilità limitata di due veicoli ibridi plug-in chiave, a causa del rinnovamento dei modelli.
«L'introduzione della nuova 330e e della nuova X5 xDrive45e, entro la fine dell'anno, supportera' un'ulteriore crescita delle vendite della gamma di veicoli elettrici, ha puntualizzato la casa tedesca. La i3 è la vettura elettrica più venduta. L'introduzione, alla fine dello scorso anno, di una batteria piu' potente ha contribuito a far crescere le consegne a gennaio a 2.598 unita', il 30,4% in piu' rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Anche la 530e è stata un importante motore di crescita, con consegne in aumento dell'82% a 1.722 unità.
Il risultato del mercato cinese è frutto di una strategia partita nel 2003 che ha portato alla costituzione di una jv, la Bmw Brilliance Automotive, con uno stabilimento modello a Shenyang, nel nord est della Cina, jv in cui lo scorso ottobre la Bmw ha aumentato la sua quota dal 50 al 75% del capitale, rinnovando contemporaneamente il patto di collaborazione per altri 22 anni fino al 2040.
Accanto alla produzione, Bmw ha sviluppato tre centri ricerche, a Pechino, Shenyang e Shanghai, con centinaia di tecnici all’avanguardia nella sperimentazione di nuove tecnologie, dalla guida autonoma, in fase di test di livello 2 già dal 2014 sulle strade di Shanghai, ai veicoli elettrici, centri che lavorano per tutto il gruppo.
Il centro di ricerche di Shanghai è particolarmente focalizzato sui servizi digitali e la connettività delle auto del futuro mentre il team di Designworks dello stesso centro lavora sui modelli del futuro. La ricerca a Shenyang è invece focalizzata sulle batteria ad alto voltaggio, mentre i 200 tecnici di Pechino lavorano sui test e la loro validazione.
La progressiva apertura del mercato automobilistico ai produttori esteri sta invogliando nuovi investimenti, soprattutto guardando agli sviluppi dell’elettrico.
Mercedes-Benz Parts Manufacturing & Service Ltd. ha inaugurato lo scorso ottobre il suo primo stabilimento fuori dall’Europa nell’area di Lingang, lo stesso parco industriale dove ha installato il suo mega stabilimento la Tesla, che nel 2020 incomincerà a commercializzare le auto prodotte in Cina, dove si prevede che l'anno prossimo si venderanno 2 milioni di unità, il doppio delle vendite registrate l’anno scorso.
A quel punto Tesla prevede di essere competitiva con i new energy vehicle cinesi, perché attualmente i modelli d'importazione X e 3 della Tesla vengono venduti in Cina al doppio del prezzo praticato negli Stati Uniti.