La moda italiana è vicina alla Cina. In occasione di Milano moda donna e dell'iniziativa "China we are with you", lanciata dalla Cnmi-Camera nazionale della moda italiana, si è tenuto oggi un meeting dedicato alla Cina, alla città di Shanghai e al distretto di Jing'An. L'incontro è stato ospitato dalla Montenapoleone vip lounge e organizzato in cooperazione con il Comune di Milano e i rappresentanti delle principali associazioni del sistema moda dell capoluogo lombardo.
«La Cina è un interlocutore fondamentale per tutti i Global luxury brands che rappresentiamo, non solo da un punto di vista economico ma anche culturale. In questo momento di grave difficoltà MonteNapoleone district esprime massima solidarietà e vicinanza alla popolazione cinese a cui manda un messaggio di amicizia contro ogni forma di chiusura e pregiudizio», ha dichiarato Guglielmo Miani, presidente di Montenapoleone district.
Presenti l'assessore alle politiche del lavoro, attività produttive, commercio e risorse umane, Cristina Tajani, il consolato cinese, il Mofcom-ministero del Commercio della Repubblica popolare cinese, e i principali rappresentanti del sistema moda milanese, Camera nazionale della moda italiana, Altagamma, Confindustria moda, Montenapoleone district, Fondazione Italia-Cina, Italy-China Fashion & creative council.
«Con l'incontro di oggi e l'inizio della settimana della moda, la città di Milano e il suo sistema moda vogliono lanciare un messaggio di solidarietà congiunto di vicinanza alla Cina e alla città di Shanghai a cui Milano è fortemente legata da un legame di amicizia e cooperazione da oltre 40 anni», ha commentato Cristina Tajani. «La moda rappresenta apertura e non chiusura ove la cultura e le relazione tra i popoli diventano elementi di amicizia e profonda relazione personale contro ogni forma di discriminazione e disuguaglianza verso il popolo Cinese a cui noi siamo fortemente oggi vicini».
Milano e Shanghai sono legate da una forte amicizia da oltre 40 anni, i cui festeggiamenti sono stati celebrati proprio lo scorso anno attraverso una serie di iniziative tra le due città, che avevano visto entrambe interfacciarsi attraverso una serie di eventi culturali ed economici tra cui quello con il distretto di Jing'An, la nuova «Manhattan d'oriente», svoltosi proprio a Milano, per la prima volta lo scorso settembre.
«In questi giorni la Repubblica Popolare Cinese sta fronteggiando una terribile epidemia che ha colpito e scosso il mondo intero. Un evento che la popolazione cinese sta affrontando con grande dignità e forza e che ha visto la solidarietà di tutti a partire da medici e scienziati», ha dichiarato Carlo Capasa, presidente della Cnmi. «Durante Milano moda donna, vogliamo dare un segnale di vicinanza e positività attraverso la campagna "China, we are with you". L'iniziativa è finalizzata a sottolineare l'importanza di informare e lavorare insieme a livello globale per arginare l'epidemia ma soprattutto per trasformare quest'allarme mondiale in un'onda di solidarietà che abbatta le barriere».
L'incontro di oggi ha dato modo ai partecipanti di scambiarsi opinioni e dati sull'evoluzione del mercato cinese e l'impatto che questa situazione potrebbe generare verso il sistema moda italiano per il quale la Cina oggi rappresenta, come sappiamo, un forte ed importante segmento. «Milano e il suo sistema moda lanciano un messaggio congiunto di grande solidarietà e vicinanza verso Shanghai e la Cina, chiedendo a tutti gli italiani di essere vicini e non lontani al popolo cinese in questi momento di difficoltà», ha invece affermato Stefano Mologni, presidente del Comitato moda-Italia Cina e ambasciatore per il governo del distretto di Jing'An in Shanghai.
Quest'anno si celebrano inoltre i 50 anni di relazioni economiche tra Italia e Cina, all'interno del quale ricadono i festeggiamenti per l'anno della cultura e del turismo, in cui il capoluogo lombardo è fortemente coinvolto. Un lavoro congiunto tra comune di Milano e le sue associazioni moda potrebbe quindi aiutare a superare queste difficoltà attraverso attività sia promozionali che di solidarietà che dimostrino la vicinanza al popolo cinese ed aiutino le aziende italiane a meglio comprendere la situazione in atto. (riproduzione riservata)