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Danieli, nuovo affare in Cina apre un altro anno positivo

Sia sul mercato cinese che americano, il gruppo guidato da Gianpietro Benedetti sta beneficiando dei forti investimenti dei grandi produttori per rendere più efficienti gli impianti anche dal punto di vista energetico e ridurre il costo finale del prodotto. In Cina l'azienda che ha due stabilimenti sta raccogliendo i frutti di una politica avviata 20 anni fa


16/01/2020 11:11

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

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Gianpietro Benedetti, presidente di Danieli

Danieli, leader mondiale nell'acciaio e nell'alluminio, sia nella produzione che nella progettazione e fornitura di impianti chiavi in mano, ha vinto una nuova fornitura che prevede la fabbricazione di un impianto in Cina. Danieli si è aggiudicata un contratto da Chengde Jianlong per la fornitura di una macchina per colata continua a cinque filamenti che dovrà essere installata nello stabilimento di Chengde, nella provincia di Hebei nella Cina nord orientale.

Il 2019 è stato un anno particolarmente favorevole per la società friulana che nei primi giorni di dicembre aveva comunicato altre due commesse in Cina messe in gara da Tangshan Reafon Iron & Steel e da Hegang Laoting per realizzare quattro nuovi sistemi di controllo dei processi negli stabilimenti, rispettivamente, di Tangshan e di Laoting.

Il gruppo dii Butrio ha beneficiato negli ultimi 18 mesi della chiusura del mercato americano all'acciaio cinese, tradizionalmente a buon mercato, che ha spinto grandi gruppi Usa ad avviare investimenti per rendere più efficienti i propri impianti e abbassare così i costi di produzione. Danieli che nel mercato americano è molto apprezzata, oltre che presente da decenni, ha così avuto una serie di ordini importanti.

L'esempio più recente è stato in novembre l'inaugurazione dello stabilimento per la produzione di billette a Columbia city, nell'Indiana, per conto di Steel Dynamics, con tecnologie innovative che hanno consentito di abbattere di 22 dollari la tonnellate il prodotto finito. 

Nel bilancio 2019, chiuso il 30 giugno scorso, il fatturato del core business, la fornitura di impianti, è cresciuta del 18%, e del 170% l'utile, in una fase di conclamata crisi dell'acciaio sui mercati internazionali, con riduzione di produzione nei maggiori mercati mondiali.

Lo stesso fenomeno, riconversione ed efficientamento degli impianti, si sta verificando anche nel mercato cinese dove da 20 anni Gianpietro Benedetti, presidente, ha puntato con decisione sia per la produzione che per la fornitura di impianti e attuyalmente rappresenta il 50% del fatturato di gruppo. 

Danieli è entrata 15 anni fa nel mercato cinese prima con un ufficio di rappresentanza e poi con la costruzione di due stabilimenti, uno nei pressi di Shanghai e uno a Pechino, per seguire da vicino i clienti locali. Ed è in Oriente che la tecnologia di Danieli ha ricevuto quest'anno i maggiori apprezzamenti con commesse a getto continuo. (riproduzione riservata)


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