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Diasorin raddoppia in Cina per produrre anche i test Covid

Nel Baoshan district di Shanghai aprirà un nuovo impianto produttivo e un laboratorio di ricerca per allargare l'offerta dei suoi macchinari per i test, attualmente limitati alle diagnosi sulle infezioni prenatali. DiaSorin opera nel paese da oltre 10 anni in joint-venture con il governo cinese e, a oggi, serve oltre 1.000 ospedali. Ora punta anche agli ospedali di seconda categoria


23/09/2020 10:36

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Carlo Rosa, ceo di Diasorin

DiaSorin ha annunciato di avereesteso l'attuale joint-venture con FuYuan, di prorpietà pubblica, al Governo del distretto di Baoshan (Shanghai), entità governativa, con l'obiettivo di investire per l'apertura del primo sito di produzione e ricerca del gruppo in territorio cinese. 

La partnership strategica con FuYuan e Shanghai Baoshan District permetterà a DiaSorin di migliorare ulteriormente il proprio posizionamento in Cina, configurandosi come produttore locale di test diagnostici di alta qualità e accedendo a nuove opportunità di mercato riservate alle aziende manifatturiere locali. Il nuovo sito industriale produrrà test innovativi nel campo dell'oncologia e dei disturbi metabolici, inclusi quelli relativi alla diagnosi dell'ipertensione.

La mossa si è resa necessaria per accelerare l'approvazione del test rapido Liaison Sars Cov 2 anche da parte delle autorità cinesi, che finora hanno temporeggiato, mentre in Occidente, Europa e soprattutto Stai Uniti, l'omologazione ha consentito al gruppo eccellenti performance, più che bilanciando la perdita di affari nel primo semestre dovuta alla pandemia.

Al 30 giugno scorso, infatti, Diasorin registrava un aumento del fatturato del 9% a 382 milioni, con un ebitda a 153 milioni, cresciuto del 10%, mentre sul mercato asiatico, di cui la Cina è gran parte, aveva perso il 35% di vendite.

La conferma è arrivata dallo stesso Chen Even, Chief Commercial Officer del Gruppo DiaSorin. "La continua e crescente importanza del mercato cinese nel settore diagnostico, così come la necessità di aumentare la qualità dei test diagnostici destinati al mercato locale, ci hanno portato ad avviare questo ambizioso progetto", ha commentato il manager,  "siamo convinti che una presenza locale più forte ci consentirà di ottenere l'accesso a nuove opportunità di mercato in un paese che ci riconosce come un player innovativo ed in grado di fornire soluzioni diagnostiche di estrema qualità”.

DiaSorin opera da oltre 10 anni in joint-venture con il governo cinese e, a oggi, serve oltre 1.000 ospedali nel Paese, forte del proprio posizionamento di leadership nel campo della diagnosi delle infezioni prenatali. Si prevede che al completamento del nuovo impianto produttivo, DiaSorin darà impiego ad oltre 300 persone in Cina.

La rafforzata presenza di DiaSorin in Cina, infine, consentirà di individuare nuove opportunità commerciali negli ospedali di Classe II, offrendo un ampio menù di test che sarà reso disponibile sul LIAISON XS, la nuova piattaforma CLIA progettata appositamente per il mercato cinese.

La ricerca e la produzione nel nuovo sito di Shanghai garantiranno test di prim'ordine per fornire soluzioni innovative alle crescenti esigenze del sistema sanitario cinese. Il nuovo sito industriale consentirà, inoltre, a DiaSorin di distribuire localmente numerosi test che stanno già ottenendo ottime performance in altre aree geografiche e di lanciare nuovi test sviluppati specificamente per il mercato cinese.

“La nostra presenza in Cina è aumentata in modo significativo dal 2005, quando abbiamo iniziato a operare nel Paese. Negli ultimi anni abbiamo trasformato la filiale commerciale cinese in uno dei poli strategici del nostro Gruppo. È ora giunto il momento di crescere ulteriormente in questoimportantissimo mercato, facendo leva sulla nostra ampia offerta di test specialistici per rafforzare la nostra posizione già consolidata nel paese”, ha commentato Carlo Rosa, ceo del Gruppo DiaSorin.

"Guardando al nostro futuro, sarà sempre più rilevante rafforzare la nostra presenza globale, investendo nei mercati strategici e a maggior tasso di crescita come la Cina, dove il Governo ha deciso di investire centinaia di miliardi di dollari nei prossimi dieci anni per migliorare ulteriormente il proprio sistema sanitario”. (riproduzione riservata)


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