Li Auto, la casa automobilistica specializzata nella produzione di auto elettriche con sede a Pechino, prevede una crescita delle consegne pari al 64% per il primo trimestre, dopo che il suo fatturato è cresciuto del 66% nel quarto trimestre 2,54 miliardi di dollari, rispetto a a 1,5 miliardi di dollari registrati dall'azienda un anno prima, mentre le consegne totali di veicoli sono aumentate del 31,5% a 46.319 unità.
I margini di profitto lordo sono stati del 20%, in calo rispetto al 22% di un anno fa, ma in miglioramento rispetto al 12% del terzo trimestre.
Per i primi tre mesi del 2023, l'azienda si aspetta un aumento delle vendite trainato dalla crescente popolarità dei nuovi modelli e punta a consegnare 52.000-55.000 veicoli, con un incremento del 64%-73% rispetto all'anno precedente. I ricavi del periodo sono attesi a circa 2,5 miliardi di dollari, con un aumento superiore all'85% rispetto a un anno fa.
«Mentre Li L9 ha continuato a dominare la classifica mensile delle vendite di suv full-size in Cina, Li L8 si è rivelato un altro blockbuster e uno dei suv di grandi dimensioni più venduti in Cina sin dal suo debutto», ha dichiarato Xiang Li, fondatore, presidente e amministratore delegato dell'azienda.
Nel quarto trimestre, Li Auto ha comunque messo a segno una perdita operativa di 19 milioni di dollari, ribaltando l'utile operativo di 3,5 milioni registrato l'anno precedente, in parte a causa dell'aumento delle retribuzioni dei dipendenti in seguito alla crescita dell'organico. L'utile netto attribuibile agli azionisti ordinari, che tiene conto degli interessi attivi e dei proventi da investimenti, è sceso invece del 13% a 36,6 milioni di dollari.
Complessivamente, nel 2022 Li Auto ha consegnato 133.246 veicoli - rispetto ai 90.491 del 2021 - mentre i ricavi sono aumentati del 68% a 6,5 miliardi di dollari, appena al di sotto della previsione formulata dagli analisti intevistati da FactSet. Infine, la perdita netta è aumentata a poco più di 300 milioni di dollari, ma risulta comunque migliore rispetto alla previsione media degli analisti. (riproduzione riservata)