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EuroGroup punta a potenziarsi in Cina per i motori elettrici

Sta investendo nella Repubblica popolare dove ha già due stabilimenti, per mettere a terra il miliardo di portafoglio ordini che ha su quel mercato. Anche per quest'anno il gruppo prevede di crescere a doppia cifra. Entro il 2040 il numero di motori elettrici venduti nel mondo raddoppierà rispetto al 2022


10/02/2023 18:11

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Marco Stefano Arduini, ceo di EuroGroup

EuroGroup, leader mondiale nella progettazione, produzione e distribuzione di statori e rotori per motori e generatori elettrici, oggi al debutto sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana, vuole utilizzare proventi della quotazione per finanziare la crescita e potenziare la capacità produttiva guardando anche a nuovi mercati, a est, ha detto l'amministratore delegato della società, Marco Stefano Arduini, a MF-DowJones.

D. Come userete i proventi della quotazione?
R. Per finanziare la crescita, per accelerare il nostro sviluppo, aumentando la capacità produttiva e facendo anche considerazioni su prossime aperture di nuovi mercati.

D. Quali sono i nuovi mercati a cui guardate?
R. Sono allo studio sbocchi a est. Abbiamo due stabilimenti in Cina e in uno l'anno scorso abbiamo fatto un'espansione di 28.000 metri quadri e stiamo installando la capacità per mettere a terra il miliardo di portafoglio ordini che abbiamo sul mercato locale.

D. Puntate a una crescita anche per linee esterne o solo organica?
R. Stiamo considerando un po' tutto. Magari per entrare in un nuovo mercato geografico quella potrebbe essere la soluzione più adatta anche per accelerare l'entrata e la crescita. Ci stiamo ripromettendo di guardare possibili target.

D. Come è andato il 2022?
R. Il 2022 è stato un anno che, a livello di fatturato consolidato, ci ha fatto sorpassare i 900 milioni e a livello di vendite di prodotto siamo sugli 840 milioni. È stato un esercizio ancora di crescita rispetto all'anno precedente. Una crescita a doppia cifra. E anche sul 2023 abbiamo delle prospettive di crescita.

D. Oltre all'auto elettrica i vostri prodotti servono anche per l'eolico e le turbine. Sta crescendo bene anche quel settore?
R. Il settore della generazione rinnovabile sta crescendo, ma non ai tassi dell'auto elettrica che cresce in media del 25-30% all'anno mentre per le altre applicazioni in media parliamo di crescite tra il 6% e il 10%. La transizione energetica abbraccia la crescita delle auto elettriche ma anche il passaggio dai motori a combustione, dai sistemi idraulici ai sistemi elettrici. Abb, che è un produttore di motori elettrici, ci ha fornito un dato interessantissimo.

D. Qual è?

R. Entro il 2040 il numero di motori elettrici venduti nel mondo raddoppierà rispetto a quello che è stato fatto nel 2022. Le applicazioni che useranno il motore elettrico saranno quindi sempre di più. Inoltre il 45% dell'energia consumata nel mondo è energia usata per attivare motori elettrici. Il tema dell'efficienza è il tema chiave ma efficienza vuol dire nuova tecnologia. Serve nuova capacità di produzione ma con i contenuti tecnologici capaci di garantire l'efficienza.

D. Qual sarà l'evoluzione della diffusione dell'elettrico e cosa ne pensa dell'abbassamento dei prezzi da parte dei produttori di auto?
R. Dai 7,5 milioni di auto full elettriche che sono state vendute, è previsto entro il 2028 di salire a oltre 30 milioni. Stiamo parlando di una crescita di 4 volte da qui al 2028. Questa è la crescita dell'auto elettrica. Il taglio dei prezzi in un certo momento fatalmente accelera se vuoi riposizionare l'auto elettrica e la sua competitività nei confronti del motore a combustione. Sicuramente le aziende americane oggi contano su un supporto che arriva loro dalle politiche del governo e permette loro di fare questo passo. Ma la strada è questa.

D. Quanto pesa la Germania nel vostro portafoglio clienti?
R. Se ponderiamo il peso del mercato tedesco nel mondo saremo sul 30%. Se prendiamo però i clienti tedeschi in giro per il mondo allora il volume sale a un 40% perchè l'elettromeccanica tedesca è per noi il cuore. C'è un grande legame tra noi come gruppo e la Germania e i produttori nei diversi settori, nel mondo degli elettrodomestici, della ventilazione e dell'automotive. Con Bosch, ad esempio, abbiamo una relazione storica.

D. La situazione connessa ai costi delle materie prime e alla catena di fornitura sta migliorando?
R. Il mondo è diventato sicuramente più instabile, ma noi siamo i più grandi acquisitori di questo acciaio elettrico e abbiamo delle relazioni che si stanno sempre rafforzando perché i nostri volumi crescono. Compriamo un materiale pregiato che è l'e-steel che serve per le auto elettriche ed è solo una parte della produzione delle acciaierie, ma compriamo anche tutto il resto. Abbiamo una grande relazione con le acciaierie, lavoriamo con 20 acciaierie in tutto il mondo. (riproduzione riservata)


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