Fila alza il velo sui numeri della quotazione di Doms Industries. La controllata indiana del colosso italiano delle matite, famoso anche per i marchi Giotto, Tratto, Das, Didò, Pongo e Lyra e guidato da Massimo Candela, ha depositato il file dell’Ipo all’authority che regola il mercato azionario a New Delhi, una quotazione annunciata da mesi e da cui ora Fila, che dal 2012 ha in portafoglio il 51% del capitale, si aspetta di incassare quasi 100 milioni di dollari.
Doms punta a raccogliere 12 miliardi di rupie, pari a 145 milioni di dollari. Le azioni di nuova emissione saranno pari a 3,5 miliardi di rupie. Il resto, ovvero 8,5 miliardi, deriverà dalle cessioni di azioni esistenti, di cui 8 miliardi, dunque la quasi totalità, verranno offerte dall’azionista di controllo, per un valore di quasi 100 milioni di dollari.
Il ricavato dell’Ipo, al termine della quale Fila resterà ancora il primo azionista del gruppo indiano, servirà per ridurre il debito della società italiana e per finanziare la crescita della controllata attraverso l’apertura di un nuovo stabilimento nel Subcontinente, mercato dove Doms può già contare su due siti produttivi.
L’India non solo ha superato la Cina quanto a numero di abitanti, ma è anche il Paese con più bambini del globo: 800 milioni. Sfruttando l’alto tasso di crescita della popolazione indiana con un’età inferiore ai 10 anni e che dunque rientra nell’obbligo di frequentare la scuola, Fila intende sfruttare la forza di questo mercato raddoppiando in 2-3 anni la capacità produttiva di Doms.
L'obiettivo è quello di far crescere i ricavi nel Paese intorno al 20% l'anno, per arrivare, nei prossimi cinque esercizi, a 300-350 milioni di fatturato. Nelle previsioni della società, l’Ebtida margin dovrebbe raggiungere così il 14%.
Negli ultimi tempi le quotazioni del mercato indiano sono lievitate, seguendo di pari passo le attese sulla crescita economica di quello che per demografia è diventato il primo Paese al mondo. Lo scorso anno Doms ha chiuso il bilancio con un utile netto di 958,1 milioni di rupie, in crescita di oltre sette volte il risultato dell’anno precedente grazie anche a un aumento del 77% dei ricavi, a 12,12 miliardi di rupie. Il gruppo, che a marzo era stato valutato tra 450 e 550 milioni di dollari, sarà collocato al massimo della forchetta.
Gli analisti finanziari di Intesa Sanpaolo che hanno confermato il rating «buy» («comprare») e un target price di 10,8 euro per il titolo Fila sottolineano come la casa madre incasserebbe circa 90 milioni euro dall’operazione, rimanendo il principale azionista singolo post-Ipo, con il debito netto che quindi dovrebbe ulteriormente migliorare portando il rapporto Debito Netto adjusted/Ebitda adjusted di 1,8.
Secondo Niccolò Storer, analista di Kepler Cheuvreux, invece il titolo si muove su queste notizie anche se non emergono particolari novità. «Dimostrano però che le cose vanno avanti e le tempistiche sono rispettate», ha spiegato l’esperto.
Dopo che Doms Industries ha presentato i documenti per quotarsi, alla borsa di Milano sono scattati gli acquisti su Fila. A fine seduta, i titoli del gruppo italiano specializzato nei prodotti di cancelleria sono saliti di oltre il 4,1% a 8,31 euro, con un massimo toccato a 8,46 euro, registrando una delle migliori performance del listino milanese. (riproduzione riservata)