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Forte crescita dell'export (+25%) della Campania in Cina

Secondo Francesco Corbello, di Campania Sviluppo e partner di Dubai investment development agency, sono state le vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici a spingere la performance


12/10/2023 15:47

di Filippo Merli - Class Editore

settimanale
Francesco Corbello

Dalla Campania alla Cina. Passando per la Svizzera. È il tour mondiale che ha compiuto l'export campano nel primo semestre del 2023. Un giro d'affari che ha fatto registrare una crescita del 25 per cento rispetto al semestre precedente, in particolare grazie alle esportazioni verso Pechino e Berna. Il quadro dell'export campano è stato delineato durante la quinta edizione degli Stati generali dell'export, la rassegna ospitata da Alba, in Piemonte, e organizzata dal Forum italiano dell'export fondato da Lorenzo Zurino, ceo di The one company.

A sottolineare i dati Istat che certificano la dinamicità dell'economia campana è stato Francesco Corbello, presidente del Forum dell'Export della Campania e partner di Dubai investment development agency. Secondo Corbello l'exploit nel settore delle esportazioni è dovuto principalmente «alla crescita delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici verso Cina e Svizzera. Ora occorre continuare su questa strada, promuovendo micro e piccole e medie imprese sui mercati internazionali e rilanciando le filiere produttive».

Nel 2022 le esportazioni campane sono state di circa 17 miliardi, con una crescita del 29%. La Cina contava per soli 179 milioni, il 2,2% in più dell'anno precedente. Per converso la regione ha importato dalla repubblica popolare bel 4,2 miliardi, il 20% delle importazioni totali, con un aumento del 123%.

Il Forum italiano dell'export raggruppa oltre 2 mila aziende per circa 200 miliardi di fatturato totale. L'obiettivo dell'organizzazione è migliorare la conoscenza delle opportunità nei mercati europei e internazionali, facilitare lo scambio di idee e punti di vista, contribuire alla crescita economica italiana, dimostrare le potenzialità del made in Italy e aprire nuove opportunità di business. Cosa che alla Campania, nei primi sei mesi del 2023, è riuscita piuttosto bene.

«La nostra regione è stata presente agli Stati Generali con imprese di grande proiezione ed espansione sui mercati internazionali, che creano un importante indotto lavorativo e che hanno supportato l'evento in prima linea», ha sottolineato Corbello. «Il nostro sistema competitivo deve puntare su valorizzazione del capitale umano, valorizzazione delle filiere produttive sui territori e maggiore coesione tra imprese, professionisti e sistema bancario a supporto dell'internazionalizzazione». (riproduzione riservata)


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