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Il boom in Cina traina Prada che chiude in positivo il 2020

Lo ha annunciato Patrizio Bertelli, ceo della casa di moda quotata alla Borsa di Hong Kong. Le vendite nel mercato del Dragone sono schizzate del 52% nel secondo semestre, ma è stata tutta l'area Asia Pacifico a registrare i risultati migliori. La gestione del mix di prodotti ha contribuito a un recupero dei margini


05/01/2021 16:57

di Chiara Bottoni - Class Editori

settimanale
Patrizio Bertelli e Miuccia Prada

La Cina ha trascinato le vendite di Prada nel secondo semestre dell'anno scorso, consentendo al brand milanese di riequilibrare fatturato e margini in un anno molto difficile e, soprattutto, di chiudere l'esercizio 2020 con ebit positivo. Ad annunciarlo è stato il gruppo quotato a Hong Kong con una nota estemporanea, veicolata per fornire un aggiornamento sull’andamento del business tra la finestra relativa alla comunicazione dei dati del primo semestre, a luglio, e quella dell’intero esercizio fiscale, prevista il prossimo marzo.

Il secondo semestre del 2020, seppur ancora condizionato dalla chiusura di alcuni negozi, mediamente il 9% del totale, ha registrato vendite in progressiva ripresa, fino al pieno recupero, nel mese di dicembre, dei livelli del 2019 dei ricavi retail. Canale, quest’ultimo, che nel periodo in questione, ha limitato l’impatto della pandemia mediamente a un -6% a cambi costanti, con Europa e Giappone influenzate dalla mancanza di flussi turistici, mentre Americhe, Medio Oriente, Russia e soprattutto l’Asia Pacific, protagonisti di performance positive, in particolare la Cina con un +52%. Le vendite wholesale, a seguito della strategia aziendale avviata nel 2019 per tutelare l’immagine dei brand e mantenuta ferma anche in questa difficile congiuntura, sono state ridotte, portando così l’incidenza dei ricavi retail vicino al 90%.

“Sono molto soddisfatto di come abbiamo fronteggiato le gravi difficoltà dell’anno appena concluso e di come, nonostante la perdurante situazione di incertezza che si protrarrà nei prossimi mesi, siamo riusciti a raggiungere risultati positivi”, ha sottolineato Patrizio Bertelli, ceo della società. “Abbiamo potuto, grazie al generoso impegno di tutto l’organico del gruppo, dare una rapida e coerente risposta al cambiamento del mercato, che è stata apprezzata da tutta la nostra clientela”.

Un’attenta gestione della qualità e del mix di prodotti ha contribuito a un recupero dei margini tale da consentire la copertura del deficit del primo semestre e chiudere l’esercizio con un ebit in territorio positivo. Il controllo degli investimenti, in particolare dei livelli di magazzino materie prime e prodotto finito, ha infine consentito di migliorare la posizione finanziaria netta rispetto al valore di inizio anno. Il titolo, al momento dell’annuncio, viaggiava su un valore di 49,4 dollari di Hong Kong, in calo dello 0,3%. (riproduzione riservata)


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